IL MONDO – Esordio a primavera per Digital Magics

IL MONDO – 7 dicembre 2012

Matricole La fabbrica delle start-up raccoglierà 10 milioni

Esordio a primavera per Digital Magics

di Daniela Polizzi e Carlo Turchetti

Il ciclo di presentazioni a family offi ce, professionisti e investitori privati americani, abituati a scommettere sulle start-up della Silicon Valley, si è concluso a metà novembre. Adesso toccherà al nomad (nominated advisor) Integrae condurre il road show che tra gennaio e febbraio punterà a raccogliere le adesioni di 20-30 investitori pronti a partecipare allo sbarco al mercato Aim di Borsa spa della Digital Magics. Il traguardo con il listino sembra fissato in primavera con una raccolta stimabile in una decina di milioni. Al lavoro vi sono i legali di Dla Piper e l’advisor Luca Giacometti (ha già portato all’Aim la spac Made in Italy 1, adesso in procinto di fondersi con la toscana Sesa computer gross) impegnati a far conoscere l’equity story della società milanese che agisce da venture incubator per lo sviluppo di start-up tecnologiche. Gi à , perché Digital Magics ha una mission precisa che in qualche modo la differenzia sia dal cosiddetto seed capital (investe piccole somme per un tempo breve) sia dai venture fund (target sono aziende più strutturate). La societ à fondata da Enrico Gasperini sta invece nel mezzo, per coprire la fase mancante, spesso la più delicata per il successo delle neonate imprese innovative. Gasperini, 50 anni, già inventore di Inferentia, poi quotata in Borsa, ha messo in piedi la Digital Magics nel 2004 con i partner Gabriele Gresta, Alberto Fioravanti e Gabriele Ronchini, questi ultimi due gi à suoi collaboratori ai tempi della web agency che oggi si chiama Full Six. Da allora l’incubatore ha creato oltre 30 start-up e 300 posti di lavoro investendo più di 10 milioni derivanti dal capitale dei soci e dai fondi via via generati dalle wayout. È il caso di Blog Tv ceduta a Magnolia-De Agostini, la piattaforma digitale Il Cannocchiale passata alla Dol e della tv interattiva Bibop comprata dall’inglese Brainspark. Sul tavolo di Gasperini arrivano circa 500 progetti all’anno che vengono selezionati dal team di gestione composto anche da Massimiliano Benci, Edmondo Sparano e Giandomenico Sica. Quelli prescelti entrano nella fase di incubation cui segue lo spin-off da Digital Magics, cominciando a vivere di vita propria e ad aprirsi ad altri soci di venture capital come successo nel caso di 4w Marketplace (pubblicità online per L’Espresso , Rcs Mediagroup , La Stampa , Ansa) nella cui compagine è entrata Principia sgr. Oppure per Jumpin (il concorrente italiano di Groupon), anche se qui il socio new entry è un partner industriale quale TelecomMatrix, e per Wazzap in alleanza con L’Espresso. In breve, il modello di Digital Magics richiama
quello della Rocket nella cosiddetta Silicon Valley di Berlino (ha creato Zalando e un altro centinaio di start-up) ed è replicabile in altri contesti. Gasperini ha, infatti, lanciato un secondo incubatore a Salerno, battezzato 56Cube, per promuovere l’innovazione al Sud.

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