Corriere.it – Ulaola, l’e-shop per il made in Italy

E-story Corriere.it – Blog del Canale Tecnologia – 13 giugno 2013.

http://estory.corriere.it/2013/06/13/ulaola-le-shop-per-il-made-in-italy/

Ulaola, l’e-shop per il made in Italy

di Greta Sclaunich

“Ha presente le piattaforme di offerte e sconti in stile Groupon? Ecco, noi facciamo l’opposto: i prezzi sulla nostra piattaforma vanno dai 25 ai 5mila euro. Niente promozioni particolari salvo casi specifici: vogliamo puntare su qualità e prodotti unici”. Pietro Masi, milanese di 39 anni, ne è convinto: la strada per il successo di Ulaola parte da qui. E non potrebbe essere altrimenti per una startup che si basa sulla vendita e la promozione dei prodotti made in Italy, in patria e all’estero. Uno e-shop per i prodotti delle pmi, ma anche una community virtuale per chi ama design, arte e moda prodotti nel Belpaese. Lo stesso Masi lo sottolinea: “Tra gli oggetti più comprati dagli utenti ci sono i piccoli regali bijou, ma anche l’arte. Non parlo solo di quadri o sculture, intendo anche litografie e pezzi di design artistico: nel progetto abbiamo coinvolto diverse realtà artistiche italiane”.

Lanciata nell’estate 2011, Ulaola è online con la versione beta dal febbraio 2012. Per Masi è una sfida e una scommessa: “Vengo da una famiglia di imprenditori, ho iniziato a lavorare a 22 anni, all’estero. Poi, a 27, ho aperto in Italia la mia prima agenzia di comunicazione e web marketing. Che ho lasciato per tentare la strada dell’ecommerce”. Scorrendo le pagine del sito, si trova un po’ di tutto: piatti colorati in ceramica, ciondoli, occhiali da vista, foulard, quadri in arrivo da una cinquantina di brand. Il prezzo medio? Un centinaio di euro per articolo. I brand più presenti sono quelli di design, seguono gioielleria e moda. Il plusvalore della startup, secondo Masi, sta nei servizi offerti ai produttori: non solo una “vetrina” online, ma anche la possibilità di organizzare servizi fotografici per ritrarre al meglio la merce, le traduzioni in diverse lingue, la logistica. Ulaola, infatti, si occupa anche del ritiro e della consegna di ogni tipo di prodotti. Al fianco di Masi al timone dell’azienda c’è Ermanna Colombini, incontrata per caso grazie ad un progetto di lavoro: “Per passione personale aveva aperto uno shop online di oggetti fatti a mano: combinando le competenze di entrambi siamo riusciti a creare la startup”, sorride il fondatore.

Ora, con loro, lavorano altre cinque persone. Un investimento (insieme all’apertura di una nuova sede a Berlino) realizzato grazie al supporto di Digital Magics, l’incubatore di startup digitali che è appena entrato in società con Ulaola. Un fiore all’occhiello in più per Enrico Gasperini, il fondatore e presidente di Digital Magics, che con il nuovo acquisto arricchisce il bouquet delle startup del settore e-commerce. E una buona opportunità per Masi, che considera la Germania la testa di ponte per entrare nel mercato del Nord Europa e non nasconde di mirare, “in futuro e se tutto andrà bene”, anche agli Usa.

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