IL MONDO – Un magnete per start-up

IL MONDO – 25 ottobre 2013.

Hi-TecH Rcs Nest Spazi, logistica e competenze da parte del gruppo editoriale. Selezione e analisi di Digital Magics

Un magnete per start-up

Obiettivo: far nascere 15-20 nuove imprese votate alla tecnologia ogni anno. Con possibili sinergie per il core
business o per una exit fnanziaria

 

di Roberto Di Lellis

Diventare ricchi e famosi sembra semplicissimo: dopo essere tornati a casa da una serata allegra, con almeno un paio di birrette nello stomaco, basta mettersi a letto e tenere gli occhi aperti. A quel punto, spesso, si accende una lampadina, ma non è quella del comodino. È un’idea brillante, irresistibile, ineludibile. Il giorno dopo, a patto di ricordarsene, basta farla circolare su Facebook, sintetizzarla in 140 caratteri su Twitter, e proporla alla prima banca che, entusiasta, mette mano al portafoglio per fnanziarla. Il gioco è fatto: nel giro di pochi mesi l’idea è quotata in Borsa, e i milioni piovono come grandine d’estate. Semplice, no? sogno e realtà. Purtroppo, no. Nella realtà la maggior parte delle idee è balzana, insostenibile tecnicamente o economicamente. Il mito delle start-up, che una volta si chiamavano semplicemente nuove aziende, spesso rimane tale: la percentuale delle iniziative che sfruttando un pc riescono a inventare business è omeopatica. Proprio per questo nasce Rcs Nest (nest, cioè nido). L’idea è quella di selezionare idee, proposte, tecnologie. A promuovere il nido per giovani (e forse non solo) con idee da vendere sono il gruppo Rcs e Digital Magics, investment company fondata nel 2004 da Enrico Gasperini e da poco quotata all’Aim. «L’obiettivo è mettere in contatto diverse realtà digitali in un sistema di network. Daremo la possibilità di trasformare idee originali e innovative in business di successo, offrendo contenuti e servizi ad alto valore tecnologico», spiega l’amministratore delegato di Rcs, Pietro Scott Jovane . «Il nuovo modello di incubazione digitale punterà, in particolare, su progetti legati all’editoria declinata in diversi ambiti come lo sport, le news, i servizi e la mobilità». Rcs ci mette logistica, supporto tecnologico e spazi nell’headquarters di via Rizzoli. Digital Magics, l’esperienza nel selezionare, vagliare e far crescere i progetti. Il nuovo incubatore ha come scopo, infatti, la selezione, «il supporto e la nascita di attività imprenditoriali, fra le 15 e le 20 entro il 2015», precisa Gasperini . Rcs e Digital Magics forniranno mezzi e servizi strategici, logistici, tecnologici e di marketing, assieme a un supporto di business management. Una volta selezionate le proposte (quest’anno a Digital Magics ne sono arrivate circa 800), le start-up cammineranno con le proprie gambe. A quel punto, la exit dipenderà dal tipo di prodotto/app messo a punto: le neonate aziende digitali potranno essere partecipate o meno da una o da tutte e due le promotrici di Rcs Nest. Che succede se le start-up sembrano funzionare? «Ci si mettono capitali». Cioè si procede congiuntamente a una ulteriore capitalizzazione delle iniziative: in tali casi Rcs potrà acquisire una partecipazione di maggioranza, in altri avrà un’opportunità di uscita. «Se le iniziative dovessero raggiungere gli obiettivi fnali previsti nel business plan, Rcs garantirà a Digital Magics una exit alle condizioni stabilite di volta in volta», precisa Jovane, che ha affdato la mission al chief digital offcer di Rcs, Alceo Rapagna. Ogni progetto avrà un budget fno a 500 mila euro per arrivare sul mercato. Poi, dovrà dimostrare di essere un sogno capace di tradursi in business.

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