Tiscali.it – 27 giugno 2014
http://notizie.tiscali.it/articoli/interviste/14/06/intervista_tripitaly.html
Rilancio del turismo italiano: ci prova Tripitaly.it, il primo portale Open per gli stranieri
di Michael Pontrelli
Il turismo viene visto da tanti come uno dei settori sui cui puntare per uscire dalla crisi economica. L’Italia dispone infatti del più importante patrimonio culturale del mondo e all’estero è anche conosciuta come il “Bel Paese”. Nonostante questi punti di forza altre nazioni però ci superano come numero di presenze turistiche. Per provare a migliorare la nostra capacità di intercettare la domanda internazionale Confturismo, il gruppo Uvet e Digital Magics hanno annunciato lo sviluppo di Tripitaly.it, il primo portale Open per il turismo straniero in Italia. L’anima tecnologica dell’iniziativa è Digital Magics, un venture incubator di startup digitali. Abbiamo sentito il suo fondatore e Ceo, Enrico Gasperini, per capire meglio quali saranno le peculiarità di Tripitaly.it
Quando avverrà il lancio ufficiale della piattaforma?Â
“Il lancio è previsto prima dell’apertura di EXPO 2015 ovvero nel primo trimestre del 2015”.
Cosa significa portale “Open” e in cosa si differenzia dagli altri portali turistici esistenti?Â
“Nel nostro Paese esistono già siti e progetti digitali “verticaliâ€, più o meno maturi, specializzati in alcuni ambiti dell’offerta turistica. Il problema di queste proposte è che, prese nella loro unicità , sono “polverizzate†nel mare magnum di internet e quindi hanno grandi difficoltà a emergere e a diventare delle opportunità su media e grande scala, sempre avendo come target il mercato del turismo incoming. Abbiamo quindi pensato a una piattaforma aperta, concettualmente e tecnologicamente parlando, che possa consentire di integrare i “best in class†nei vari ambiti all’interno di Tripitaly.it, che così facendo potrà offrire un pacchetto vacanza completo, integrato, sinergico, a misura dei turisti esteri, che potranno pianificare la loro vacanza non solo per quanto riguarda il viaggio e il pernottamento, ma soprattutto per tutti gli aspetti che riguardano tutta la loro permanenza nel nostro Paese”.
Come viene finanziato lo startup del progetto? Con soldi pubblici o privati?Â
“Saranno finanziamenti privati di partner istituzionali e privati che integreranno le nostre risorse e quelle del Gruppo Uvet, partner del progetto insieme a Confturismo. Avranno un ruolo importante anche le associazioni di categoria”.
A regime Tripitaly.it avrà una sua sostenibilità finanziaria o richiederà continui apporti di risorse?Â
“Ovviamente questo progetto richiede risorse abbastanza ingenti per l’avviamento, ma è altrettanto ovvio che avrà una sua sostenibilità finanziaria negli anni a venire. È un’iniziativa che mettiamo a disposizione del sistema Paese, come dire, ma è pur sempre un progetto industriale privato e quindi per forza di cose deve sostenersi senza pensare a continui apporti finanziari”.
Quali saranno le principali fonti di revenue?Â
“Il modello di business è ibrido e si interfaccia con i servizi che Tripitaly.it offrirà . Principalmente parliamo di un portale “transattivo†e quindi le fonti di ricavo si baseranno su fee e/o share of revenue. Oltre a ciò essendo un portale che offrirà molta visibilità agli operatori del settore, ma anche a quelli extrasettore offriremo molteplici opportunità di comunicazione e di promozione ad aziende interessate al target di Tripitaly.it, che ricordiamo sono i milioni di stranieri che ogni anno visitano il nostro Paese”.
In che modo sarà fatta la campagna di comunicazione all’estero?Â
“Grazie alle competenze nel settore della comunicazione dei Partner di Digital Magics, faremo una campagna molto mirata utilizzando tutte le più innovative technicality per ottimizzare al massimo il nostro budget. Sicuramente lavoreremo con i più importanti motori di ricerca in ottica Search Engine Marketing e oltre a ciò coglieremo le opportunità che gli analytic e i big data già oggi offrono. Quindi pensiamo a tecniche di behavioral targeting e di social media marketing. Il mobile sarà certamente un canale molto importante per noi anche in termini di comunicazione”.
In che modo sarà promossa l’adesione degli operatori italiani alla piattaforma?Â
“Sinceramente abbiamo già la “coda†di operatori e di startup che, venute a conoscenza del nostro progetto, ci stanno chiedendo di essere on board. Abbiamo un programma di servizi che riteniamo fondamentali per il nostro target e sulla base di quello stiamo selezionando le migliori proposte. Inoltre grazie all’importante accordo raggiunto con Confturismo abbiamo un canale privilegiato con tutti gli associati che, non solo grazie a Tripitaly.it avranno una nuova opportunità di business, ma potranno anche migliorare la qualità della loro offerta di servizi grazie alle sinergie in termini di cross-selling che potremo attivare per loro. Inoltre un partner fondamentale come il Gruppo Uvet – leader ed esperto da anni del mercato turistico italiano e internazionale – darà un contributo fondamentale a questo progetto”.
Sul mercato turistico ci sono già piattaforme di grande successo come Tripadvisor, Booking o Airbnb. Non temete che il timing del progetto sia ormai tardivo?Â
“Siamo assolutamente consapevoli della “potenza di fuoco†di questi soggetti, ma non li vediamo come nostri competitor. L’offerta di Tripitaly.it è unica nel suo genere. Provate a pensare: non esiste nel nostro Paese un’offerta integrata come quella pensata da noi. Esistono grandi player internazionali che vendono solo biglietti aerei e prenotazioni di hotel, ma se un turista straniero volesse confezionarsi tutta la sua vacanza, arrivando alla possibilità di prenotare nello stesso ambiente e momento l’ombrellone in prima fila a Porto Cesareo, per fare un esempio, poi visitare gli Uffizi a Firenze, e poi ancora passare due giorni in un agriturismo in Toscana, e per assurdo andare a sciare in Trentino Alto Adige, oggi non potrebbe farlo. A partire dal prossimo anno con Tripitaly.it tutto ciò sarà possibile”.
“Il lancio è previsto prima dell’apertura di EXPO 2015 ovvero nel primo trimestre del 2015”.
Cosa significa portale “Open” e in cosa si differenzia dagli altri portali turistici esistenti?Â
“Nel nostro Paese esistono già siti e progetti digitali “verticaliâ€, più o meno maturi, specializzati in alcuni ambiti dell’offerta turistica. Il problema di queste proposte è che, prese nella loro unicità , sono “polverizzate†nel mare magnum di internet e quindi hanno grandi difficoltà a emergere e a diventare delle opportunità su media e grande scala, sempre avendo come target il mercato del turismo incoming. Abbiamo quindi pensato a una piattaforma aperta, concettualmente e tecnologicamente parlando, che possa consentire di integrare i “best in class†nei vari ambiti all’interno di Tripitaly.it, che così facendo potrà offrire un pacchetto vacanza completo, integrato, sinergico, a misura dei turisti esteri, che potranno pianificare la loro vacanza non solo per quanto riguarda il viaggio e il pernottamento, ma soprattutto per tutti gli aspetti che riguardano tutta la loro permanenza nel nostro Paese”.
Come viene finanziato lo startup del progetto? Con soldi pubblici o privati?Â
“Saranno finanziamenti privati di partner istituzionali e privati che integreranno le nostre risorse e quelle del Gruppo Uvet, partner del progetto insieme a Confturismo. Avranno un ruolo importante anche le associazioni di categoria”.
A regime Tripitaly.it avrà una sua sostenibilità finanziaria o richiederà continui apporti di risorse?Â
“Ovviamente questo progetto richiede risorse abbastanza ingenti per l’avviamento, ma è altrettanto ovvio che avrà una sua sostenibilità finanziaria negli anni a venire. È un’iniziativa che mettiamo a disposizione del sistema Paese, come dire, ma è pur sempre un progetto industriale privato e quindi per forza di cose deve sostenersi senza pensare a continui apporti finanziari”.
Quali saranno le principali fonti di revenue?Â
“Il modello di business è ibrido e si interfaccia con i servizi che Tripitaly.it offrirà . Principalmente parliamo di un portale “transattivo†e quindi le fonti di ricavo si baseranno su fee e/o share of revenue. Oltre a ciò essendo un portale che offrirà molta visibilità agli operatori del settore, ma anche a quelli extrasettore offriremo molteplici opportunità di comunicazione e di promozione ad aziende interessate al target di Tripitaly.it, che ricordiamo sono i milioni di stranieri che ogni anno visitano il nostro Paese”.
In che modo sarà fatta la campagna di comunicazione all’estero?Â
“Grazie alle competenze nel settore della comunicazione dei Partner di Digital Magics, faremo una campagna molto mirata utilizzando tutte le più innovative technicality per ottimizzare al massimo il nostro budget. Sicuramente lavoreremo con i più importanti motori di ricerca in ottica Search Engine Marketing e oltre a ciò coglieremo le opportunità che gli analytic e i big data già oggi offrono. Quindi pensiamo a tecniche di behavioral targeting e di social media marketing. Il mobile sarà certamente un canale molto importante per noi anche in termini di comunicazione”.
In che modo sarà promossa l’adesione degli operatori italiani alla piattaforma?Â
“Sinceramente abbiamo già la “coda†di operatori e di startup che, venute a conoscenza del nostro progetto, ci stanno chiedendo di essere on board. Abbiamo un programma di servizi che riteniamo fondamentali per il nostro target e sulla base di quello stiamo selezionando le migliori proposte. Inoltre grazie all’importante accordo raggiunto con Confturismo abbiamo un canale privilegiato con tutti gli associati che, non solo grazie a Tripitaly.it avranno una nuova opportunità di business, ma potranno anche migliorare la qualità della loro offerta di servizi grazie alle sinergie in termini di cross-selling che potremo attivare per loro. Inoltre un partner fondamentale come il Gruppo Uvet – leader ed esperto da anni del mercato turistico italiano e internazionale – darà un contributo fondamentale a questo progetto”.
Sul mercato turistico ci sono già piattaforme di grande successo come Tripadvisor, Booking o Airbnb. Non temete che il timing del progetto sia ormai tardivo?Â
“Siamo assolutamente consapevoli della “potenza di fuoco†di questi soggetti, ma non li vediamo come nostri competitor. L’offerta di Tripitaly.it è unica nel suo genere. Provate a pensare: non esiste nel nostro Paese un’offerta integrata come quella pensata da noi. Esistono grandi player internazionali che vendono solo biglietti aerei e prenotazioni di hotel, ma se un turista straniero volesse confezionarsi tutta la sua vacanza, arrivando alla possibilità di prenotare nello stesso ambiente e momento l’ombrellone in prima fila a Porto Cesareo, per fare un esempio, poi visitare gli Uffizi a Firenze, e poi ancora passare due giorni in un agriturismo in Toscana, e per assurdo andare a sciare in Trentino Alto Adige, oggi non potrebbe farlo. A partire dal prossimo anno con Tripitaly.it tutto ciò sarà possibile”.