La Repubblica Torino – La startup dei prestiti ha il cuore a Ivrea

La Repubblica Torino – October 14, 2014

Repubblica.it – October 14, 2014 - http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/10/14/la-start-up-dei-prestiti-ha-il-cuore-a-ivreaTorino13.html?ref=searchLa Repubblica Torino – 14 ottobre 2014.

Repubblica.it – 14 ottobre 2014 - http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/10/14/la-start-up-dei-prestiti-ha-il-cuore-a-ivreaTorino13.html?ref=search

LA STORIA/ DECOLLA L’INIZIATIVA DI “SOCIAL LENDING”

La startup dei prestiti ha il cuore a Ivrea

di Stefano Parola

«FINO a qualche anno fa per prenotare un volo bisognava andare in un’agenzia di viaggio, mentre ora bastano pochi clic su Internet. Noi stiamo cercando di fare la stessa cosa con i prestiti tra le persone», spiega Michele Novelli, amministratore delegato di «Prestiamoci». È una start up di Ivrea che ha creato una piattaforma web per mettere in contatto chi ha bisogno di soldi e chi invece vuole investire. Nulla di improvvisato, tutt’altro: «Siamo sotto la vigilanza della Banca d’Italia e dobbiamo seguire tutte le regole cui devono sottostare le banche. Anzi, noi cerchiamo di essere ancora più trasparenti », dice il manager. Finora sono circa 400 le persone che hanno richiesto soldi tramite «Prestiamoci». C’è chi lo ha fatto per comprare la cameretta dei figli, chi per cambiare l’auto, chi per ristrutturare casa. Per ciascuno di loro il sito ha stimato un profilo di rischio, cui corrisponde un certo tasso annuo nominale, che parte dal 5,9 per cento e sale fin oltre il 13. Dall’altra parte ci sono gli investitori, che al momento sfiorano quota 500. Mettono a disposizione una somma, che viene suddivisa su un portafoglio che contiene diversi profili di rischio e dunque anche diversi tassi di rendimento. Il meccanismo che sta alla base di Prestiamoci è quello della cooperativa: «Chiunque ne faccia parte ha un vantaggio economico: chi presta ottiene rendimenti più elevati che altrove, mentre chi richiede un finanziamento personale gode di un tasso d’interesse più basso rispetto a quello che troverebbe sul mercato », assicura Novelli. E, aggiunge l’ad, come accade in ogni comunità «chi non restituisce i soldi viene espulso». Il settore del “social lending”, cioè dei prestiti “social”, è un piccolo mondo in continuo fermento e con grandi margini di crescita: «L’interesse è notevolissimo e riceviamo costantemente richieste da soggetti interessati ad acquisirci», racconta l’ad Novelli. La Digital Magics, un incubatore certificato di start up innovative quotato sul mercati Aim Italia di Piazza Affari, ci ha creduto già tempo fa e, assieme ad altri investitori italiani, ha appena sottoscritto un aumento di capitale da 450 mila euro in «Prestiamoci «, che servirà per rilanciare l’azienda dopo una riorganizzazione che si è conclusa negli scorsi mesi. Il riassetto ha portato all’ingresso come chief risk officer di Federico Provinciali, già direttore finanziario e manager di realtà come Barclays, Banca Clarima e Unicredit.

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