MF – 7 gennaio 2015
Banca Sella con Digital Magics nella finanza digitale
di Lucio Sironi
L’anno di Digital Magics si è chiuso con un’ulteriore espressione di fiducia, oltre che di capitali, proveniente da Banca Sella, già azionista fin dal collocamento del venture incubator quotato all’Aim. L’istituto piemontese ora ha erogato 1 milione di euro destinato a sostenere le iniziative digitali che la società fondata da Enrico Gasperini e Alberto Fioravanti ha avviato in particolare nel settore finanziario, dove i cambiamenti procedono rapidi in ambiti come quelli dei pagamenti, la raccolta fondi e il crowdfunding, anche nel risparmio gestito. Tra le start up in preparazione ce n’è una, per esempio, che può essere definita un virtual pos (point of sale), che prevede che il pagamento possa avvenire attraverso una e-mail, un tweet o altro tipo di messaggio online, facendo a meno della carta di credito o debito in forma fisica. Del resto la stessa banca può essere in parte resa virtuale, come si è visto con Prestiamoci, una delle start up su cui ha scommesso Digital Magics, che ha già trovato un acquirente nel gruppo norvegese Trustbuddy, a sua volta impegnata nel business del social lending e che ha riscosso molto interesse in Paesi dove il grado di penetrazione di internet è già elevato. L’iniziativa basata su prestiti tra privati, dove la società  promotrice si occupa di intermediare domanda e offerta e di dare una valutazione di rischio a chi richiede al pubblico di essere finanziato, era una delle più recenti nel mazzo delle circa 40 start up gestite da Digital Magics, ma acquistandola gli scandinavi hanno deciso di puntare sulla riduzione, in prospettiva, del gap digitale che in questo momento separa l’Italia dal Nord Europa. Gli italiani hanno così potuto rientrare dei capitali investiti ma sono anche in attesa di definire la quota di capitale (si prevede attorno all’8%) con cui diventeranno soci di Trustbuddy, quotata al Nasdaq First North che ha sede a Stoccolma. Nel mirino c’è poi tutta l’innovazione legata al business info e big data, dove è imminente il lancio della piattaforma Edicola italiana, che si propone come una sorta di iTunes delle notizie, «un media wallet», lo definisce Gasperini, dove l’accesso alle notizie abbraccia le produzioni di più case editrici ed è declinato secondo varie formule di offerta, dal pay-per-use all’abbonamento nella formula all-you-can-read. Sul fronte della media intelligence sta registrando tassi di crescita rilevanti Mimesi, società attiva nel media monitoring e nelle rassegne stampa, in cui Digital Magics ha rilevato una partecipazione. «Spiace che le trattative coinvolgano e riguardino quasi sempre controparti che vengono dal mondo anglosassone o dal Nordeuropa», ammette Gasperini, «ma è conseguenza del fatto che in quei Paesi gli investimenti nelle iniziative via internet sono di importi decine e decine di volte superiori a quelli raggiunti in Italia». Il 2104 è stato un anno di importanti conferme per l’incubatore milanese di startup, che ha rispettato il programma delle nuove iniziative, accresciuto il portafoglio di partecipazioni, proceduto a un exit soddisfacente e in definitiva rafforzato un modello di business in cui gioca un ruolo rilevante l’angel network, una rete di partner che affiancano le start up mettendo a disposizione competenze e finanziamenti (4,5 milioni in circa due anni da parte di investitori terzi) e l’avvio, in collaborazione con la Epic sim di Andrea Crovetto, di una piattaforma per investire direttamente nelle start up attraverso una sorta di mercato secondario.