ItaliaOggi – Edicola Italiana aprirà a gennaio

ItaliaOggi – 5 dicembre 2014

Il chiosco online dei sei principali editori italiani al debutto per spingerne le diffusioni digitali

Edicola Italiana aprirà a gennaio

Il fondo Kkr investe 40 mln nei magazine web di Next issue

di Marco A. Capisani

Edicola italiana aprirà a metà gennaio 2015 e finalmente sarà possibile acquistare online all’interno di un unico portale web i quotidiani e i magazine dei sei principali editori tricolore (Rcs Mediagroup, Gruppo L’Espresso, La Stampa, Caltagirone editore, Il gruppo 24 Ore e Mondadori), che per l’appunto formano il consorzio alla base di Edicola italiana. Inizialmente l’intenzione era di aprire già questo mese, ma è più probabile che la claire del chiosco virtuale venga tirata su dall’inizio dell’anno prossimo. Questi mesi segnano comunque un periodo in cui anche all’estero editori e fondi stanno investendo in start-up che supportino le vendite internet della stampa. Né solo un esempio recente il fondo americano di privaty equity Kkr (Kohlberg Kravis Roberts) che, come reso noto dal Wall Street Journal, ha investito 50 milioni di dollari (pari a oltre 40 milioni di euro) in Next issue media, una sorta di Netflix dell’editoria che riunisce 145 magazine. Mentre già all’inizio di novembre il New York Times e il gruppo tedesco Axel Springer avevano messo sul piatto 3 milioni di euro per finanziare l’olandese Blendle, definita «l’iTunes dell’editoria». Tre esempi che si muovono tutti lungo lo stesso binario, quello delle news online a pagamento, seppur declinandolo in modi differenti. Se Blendle punta sulla vendita dei singoli articoli, Next Issue Media chiede ai suoi utenti una sottoscrizione mensile per poi accedere in maniera illimitata alla lettura di Vanity Fair, Architectural Digest o Women’s Health. Una sorta di «all you can read», peraltro già sperimentato da Amazon col servizio Kindle Unlimited per scaricare senza limiti libri dal suo catalogo di oltre 700 mila titoli, di cui 15 mila in italiano. Nel caso italiano, Edicola italiana e le sue oltre 70 pubblicazioni si appoggiano sulla piattaforma tecnologica di Premium Store, start-up di cui il 63,47% è in mano all’investment company Digital Magics, fondata nel 2004 dal suo a.d. e presidente Enrico Gasperini (che è pure presidente di Audiweb). Il modello commerciale scelto in Italia è in questi giorni in fase di definizione ma, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, è probabile che non vengano ricomprese né la possibilità di acquistare la singola copia di un quotidiano né la formula «all you can read». Ogni editore del consorzio mantiene, comunque, margini di manovra nell’offerta commerciale. Di conseguenza, il valore aggiunto di Edicola italiana consisterà soprattutto in due punti: riunire in un solo chiosco online le più importanti pubblicazioni della Penisola e sfruttare azioni comunitarie, e dunque più efficaci in teoria, a livello marketing. Allo studio c’è, tra l’altro, una campagna pubblicitaria per promuovere la nascita di www.edicolaitaliana.it. Differente il discorso sul fronte dei periodici per cui, probabilmente, sarà possibile comprare il singolo numero in uscita e l’«all you can read» trasversale ai diversi gruppi (per esempio acquistando un giorno un magazine Mondadori e la volta successiva uno dell’Espresso). Nei prossimi giorni, comunque, verranno definite tutte le politiche commerciali e promozionali del chiosco italiano telematico, in tempo per l’inizio del 2015. Anche perché gennaio non è la prima scadenza che Edicola italiana si è data, avendo posticipato il debutto prima dalla scorsa primavera e poi ancora dallo scorso luglio.

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