Tiscali.it – DigitalBees: una nuova opportunità per gli editori digitali

Tiscali.it – 16 febbraio 2015

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Videointervista a Barbara Bontempi 

Un marketplace in grado di fornire agli editori digitali una serie dicontenuti audiovisivi e di sviluppare nuovi formati pubblicitari per combinare al meglio l’offerta editoriale e l’appetibilità pubblicitaria del prodotto. È questa l’idea di DigitalBees, la start up incubata in Digital Magics, che fornisce un servizio b2b gestendo i diritti dell’utilizzo di contenuti audio e videoe li rende sfruttabili per qualsiasi piattaforma digitale, dal web al mobile alle televisioni connesse.“Abbiamo iniziato dal mondo della musica – racconta Barbara Bontempi, partner e ceo di DigitalBees – ma poi nel tempo l’idea si è evoluta, perché ci siamo resi conto che mancava un punto intermedio, un fornitore di servizi che permettesse di trovare delle alternative per reperire i video e renderli sfruttabili per i publisher anche e soprattutto da un punto di vista pubblicitario”. Così è stato realizzato un softwarecapace di gestire i contenuti che arrivano dai produttori per renderli fruibili dagli editori digitali e, quindi, dai loro utenti. Il percorso d’impresa si è poi evoluto: “Siamo partiti portando dentro le grandi case discografiche e alcuni produttori di contenuti televisivi e poi ci siamo concentrati sul come rendere fruibile questo contenuti” spiega Barbara. All’inizio hanno sviluppato diverse soluzioni per i publisher a partire da un servizio che permetteva di fruire i contenuti direttamente dal database di DigitalBees per creare dei canali verticali. “Condè Nast è stato uno dei primi a sfruttarlo, con il canale CNLive!, che sfruttava la nostra library” precisa Barbara. Ora, invece, è in sviluppo il Native Video Widget, e cioè una finestra video che si popola e si trasforma in base alle attività dell’utente, senza escludere la possibilità di preselezionare alcuni contenuti per soddisfare anche la linea degli editori. “È un prodotto che è molto utile per gli editori, perché gli permette di arricchire il loro piano editoriale e permettere agli investitori di pubblicità di trovare un bacino dove inserire i loro spot”. Uno strumento che verrà via via perfezionato nel tempo a seconda della risposta del mercato. Un’evoluzione che è fondamentale, perché il digitale è talmente veloce che bisogna saper essere veloci e flessibili nel cambiamento. Anche per questo DigitalBees sta già lavorando sulle televisioni connesse, per arrivare già preparati rispetto a un futuro che non è poi così lontano.

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