MF International Russia Italia – febbraio/marzo 2015
Corre veloce il prestito online
È partito con successo anche in Russia il credito attraverso piattaforme di crowd funding che stanno
esplodendo in Occidente, ricevendo valutazioni stellari dagli investitori
Dalla microfinanza all’efinanee il passo è stato breve ma con effetti moltiplicati. MikroKapital .il fondo che finanzia in Russia lo small business e le imprese familiari lanciato nel 2008 da General Invest, la holding moscovita in cui Vincenzo Trani, ex banchiere di Intesa Russia ha raggruppato le sue attività nella Federazione, sta raddoppiando il suo successo con Townmoney.ru una piattaforma on line che mette in collegamento chi cerca credito e privati investitori disponibili a offrirlo a un tasso di interesse tra il 15 e il 30%, allineato ai tassi praticati dalle banche russe ai piccoli imprenditori. «In due anni dal lancio abbiamo avuto 5 milioni di application di cui la metà sono state approvate e hanno dato luogo a un finanziamento», ha rivelato a MF International Trani, che ora gestisce un business model ibrido in parte online, con Townmoney, e in parte offline attraverso una cinquantina di uffici nella Russia cen-, trale in Bielorussia e Moldavia sotto le insegne di MikroKapital. Townmoney è per ora l’unica esperienza di e-finance in Russia e poggia le basi sulla c o n o s c e n z a del credito alle piccole imprese che Trani ha sviluppato in 15 anni, prima alla guida di due banche private poi con la microfinanza. «È un segmento quasi totalmente ignorato dalle grandi banche commerciali, le potenzialità sono enormi», ha spiegato Trani. Attraverso Townmoney vengono erogati prestiti per un valore medio di 25 mila euro, attraverso un sistema di aste per cui gli investitori, sulla base del bilancio fornito dal richiedente e degli obiettivi di investimento, possono acquistare in tutto o in parte il credito richiesto. Rispetto alle piattaforme simili di efinance che si stanno affermando nel mondo e che puntano prevalentemente al prestito personale, fra cui il norvegese TrustBuddy, l’inglese Funding circle e il californiano Lending club che sta tentando di raccogliere 1 miliardo di dollari quotandosi al Nasdaq, Townmoney ha un vantaggio. «E l’identificazione precisa del prenditore attraverso la pre-selezione che la struttura di MikroKapital fa sulle apllication che arrivano dalla rete», ha spiegato Trani. Le società affidate devono essere in utile e avere almeno un anno di vita. Inoltre l’investitore può assicurare il suo credito per la metà o il 100% dell’importo o per diminuire ancora il rischio, entrando in società con altri, attraverso una specie di club deal. La way out dell’investimento è assicurata da due canali: può chiedere all’inizio dell’operazione un rimborso mensile, che naturalmente abbassa il rendimento, oppure scegliere quando cedere a sua volta il credito attraverso la piattaforma. L’investitore tipo appartiene alla classe medio-alta, con capacità di leggere un bilancio e di capire un business e, più in generale, ha un atteggiamento aperto e di fiducia con il canale internet. Il successo che questa formula di crowd funding sta avendo sul mercato è testimoniato dalla recente acquisizione di Prestiamoci.it da parte di TrustBuddy, quotata al Nasdaq di Stoccolma, leader di mercato in Nord Europa. Lanciata nel novembre 2013 da Diego Novelli, un passato in Vodafone, Fastweb e Ansanet, è stata ceduta, pur non essendo ancora in breakeven, a 5 milioni di euro, di cui 1,5 milioni in cash e il resto in azioni. In poco meno di un anno Prestiamoci ha fatto affidamenti per un totale di 100 mila euro per un importo medio di 5 mila euro, accogliendo circa il 10% delle 2 milioni di application ricevute sul suo sito. D successo di Townmoney è funzione anche della logica win win con cui l’operazione è stata lanciata. Infatti MikroKapital gestendo la piattaforma incassa circa un 5% di fee in parte dell’investitore e in parte dal prenditore e allarga contemporaneamente la platea dei potenziali clienti della sua offerta. I finanziamenti che concede per una somma media intorno a 50 mila euro hanno una massima di 24 mesi, con un tasso di default vicino allo zero.