Panorama d’Italia – Napoli mette in mostra le sue eccellenze

Panorama d’Italia – 8 aprile 2015

Napoli mette in mostra le sue eccellenze

Se Napoli si stendesse sul lettino di uno psicoanalista ne uscirebbe con una diagnosi di «personalità multipla». Perché sembra scissa in due città: una più popolata, abitata da imprenditori, politici e protagonisti della cultura che, mirando a farlo crescere, sul capoluogo campano riversano energie positive. L’altra con meno «residenti», ma agitata da rapine da Far west, estorsioni, regolamenti di conti. Il problema è che, pur se minoritario, il côté malato fa ombra a quello sano, scippandogli spazio su giornali e tv. «Panorama d’Italia», che il 25 marzo scorso a Napoli ha dato il via al suo secondo tour tra le eccellenze territoriali e l’imprenditoria vincente del Paese, ha voluto raccontare invece la parte positiva della città, quella che, come ha sottolineato il direttore, Giorgio Mulè, nel convegno di apertura a bordo della Msc Sinfonia, «ha imostrato di avere energie per riscattarsi ». Dai giovani protagonisti delle start-up come Roberto Esposito che, con la sua DeRev specializzata in crowdfunding nelle tematiche sociali, ha realizzato a Napoli una raccolta per la ricostruzione della Città della Scienza, a personaggi dallo sguardo positivo come Carlo Palmieri: presidente della sezione moda dell’Unione industriali di Napoli, punta a far diventare la città il terzo polo della moda in Italia. Anche grazie a stilisti eccellenti come Gianluca Isaia, che ha esportato il suo marchio «made in Napoli» negli Usa, indosso a testimonial come Matt Damon e Hugh Jackman. Nei quattro giorni di eventi napoletani che hanno registrato il tutto esaurito con la partecipazione di oltre 5 mila persone, una selezione dello squadrone che sta cercando di riportare il capoluogo in alto ha sfilato sotto i riflettori del nostro giornale, piazzati nei luoghi più suggestivi della città: dal complesso di Santa Chiara al museo di Capodimonte, dove Vittorio Sgarbi ha magistralmente guidato il pubblico tra la collezione Farnese. Da piazza del Gesù, dove è stata insediata la «Casa di Panorama», a Palazzo Zapata, sede dell’università telematica Pegaso di Danilo Iervolino, altra grande eccellenza napoletana. È successo pure che le due personalità opposte di Napoli si scontrassero durante il nostro evento: il 27 marzo, davanti alla Curia e al complesso monumentale Donnaregina dove per «Panorama d’Italia» era protagonista Edoardo Bennato, è andata in scena una sparatoria nella quale è rimasto ferito un ragazzo di 23 anni: «Napoli è anche questo» ha commentato sconsolato il cantautore. Ma «Panorama d’Italia» ha tirato dritto: la parte corrotta di Napoli è entrata nel tour solo in versione finzione, con gli attori di Gomorra Salvatore Esposito e Marco Palvetti, i boss Genny Savastano e Salvatore Conte della serie cult di Sky: hanno chiarito che la serie ha portato occupazione sul territorio, coinvolgendo oltre 200 attori campani. L’intrattenimento è stato garantito anche da Alfonso Signorini, Mara Venier e dallo show cooking dello chef Alessandro Borghese. Sul fronte politico, invece, hanno raccontato i loro sforzi per la città Gianni Lettieri, imprenditore al top e capo dell’opposizione in consiglio comunale, e il governatore e candidato del centrodestra alle prossime regionali, Stefano Caldoro: il primo vorrebbe far diventare Napoli «una Milano con il mare» e per riportare l’ordine sul territorio pensa a un corpo speciale di vigili urbani comandato da un ufficiale dei carabinieri abituato alla prima linea, «una sorta di Nypd, il New York police department». Il secondo ha raccontato di avere sbloccato 1.118 assunzioni nella sanità, «recuperando sei ospedali che erano stati chiusi dal centrosinistra». Ma una spinta politica alla parte sana della Campania, ora oscurata anche dallo scandalo tangenti di Ischia, è venuta pure dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, protagonista del talk show di apertura: «Mare e turismo, le risorse per il riscatto», andato in scena alla vigilia della riunione del Comitato interministeriale che ha definito i primi stanziamenti per la bonifica della Terra dei fuochi (circa 50 milioni di euro): «Innanzitutto sarebbe ora di smetterla di chiamarla Terra dei fuochi, significa farsi male da soli» ha puntualizzato Galletti spiegando che il monitoraggio ha accertato che «è circoscritta per fortuna a 15 ettari, dov’è stata interdetta la coltivazione, quindi i prodotti che provengono dalla Campania ora sono più sicuri di altre zone». Il presidente di Msc crociere, Pierfrancesco Vago, ha illustrato la crescita del business delle sue navi da crociera a Napoli che quest’anno porteranno 8 mila turisti ogni settimana (si calcola che ogni singolo crocerista spenda da 75 a 105 euro al giorno). Peccato che poi, ha spiegato il country manager di Msc Italia, Leonardo Massa, non si riesca a trattenerli sul territorio perché i turisti a Napoli «hanno difficoltà anche ad attraversare la strada». Chissà che il problema non possa risolverlo il «taxi volante» messo a punto da Dario Scalella, presidente di K4A, uno dei protagonisti dell’incontro sulle eccellenze campane: un elicottero bimotore low cost che vola sotto i 5 mila metri, certificato per gli spazi urbani. Ha realizzato una partnership con la Cina che ha messo sul piatto 18 milioni di dollari. Un’idea nata e realizzata non negli Usa ma a Ponticelli, periferia di Napoli.

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