Adnkronos.com – 30 luglio 2015
Addio a sgorbia e bulino, con Makerland l’artigiano è digitale
Addio sgorbia e bulino. Ora gli strumenti dell’artigiano sono schede elettroniche, programmi Cad, stampanti 3D. E per avvicinarsi a questo artigianato digitale e al mondo dell’innovazione è nato Makerland, il primo retail store dedicato. Nato dalla collaborazione di Auchan e Gallerie Commerciali Italia (Gci) con Talent Garden, Sharazad, Opendot e Gummy Industries, punti di riferimento e player di spicco nel mondo dell’innovazione in Europa, Makerland è ospitato dal centro commerciale Auchan di Monza con l’obiettivo è di creare un nuovo punto d’incontro per i maker e per i curiosi.
Makerland, infatti, è uno spazio dove scoprire la realtà del making e utilizzare le sue nuove tecnologie, oltre a poter acquistare kit, schede elettroniche, stampanti 3D, oggetti da personalizzare e prodotti di aziende con alto contenuto Diy (“do it yourselfâ€), tutti strumenti che abilitano all’invenzione e alla creazione. Ma è possibile trovarci anche servizi di consulenza per le lavorazioni con le stampanti 3D e i macchinari lasercut.
Da Makerland, inoltre, saranno organizzati eventi dedicati al grande pubblico per diffondere la cultura maker sia tra gli adulti che tra i bambini. Progettato dallo studio dotdotdot, lo spazio è flessibile e modulare per adattarsi alle diverse esigenze di vendita, consulenza, incontro.
In occasione dell’inaugurazione, esponenti delle istituzioni e delle attività produttive attente all’innovazione, con la moderazione del giornalista Jacopo Tondelli, hanno analizzato come artigiani tradizionali e artigiani 2.0 possano collaborare per reinventare il mondo del commercio grazie alla tecnologia.
“Una nuova rivoluzione industriale è in atto e alla base ci sono stampanti 3D, droni, mini-robot ma anche i trend nati in rete come la peer production, l’open source, il crowdsourcing/funding. La diffusione di questa cultura è importante e per questo il Comune di Monza plaude l’iniziativa di Auchan e Tag importante per lo sviluppo della nostra Città e con la quale è interessato a collaborare fattivamente”, ha dichiarato Carlo Abbà , assessore alle Attività Produttive, Turismo, Smart cities del Comune di Monza.
“Il movimento dei makers, delle start up innovative, sta prendendo piede in Brianza e vede protagonisti i giovani innovatori, creativi e ‘smanettoni’ che vogliono fare impresa. Basti pensare che sono in crescita le attività di informazione e informatica del 42,3% in un anno e in Italia ci sono quasi 137 mila imprese culturali e creative che hanno saputo tenere testa alla crisi”, ha dichiarato Renato Mattioni, segretario generale della Camera di commercio di Monza e Brianza.
“Abbiamo sviluppato questo nuovo progetto per rispondere al bisogno emergente di far atterrare il mondo 2.0, con tutte le sue potenzialità e opportunità , in un luogo fisico accessibile a diverse tipologie di persone, esperti e neofiti. È un’opportunità per i nostri centri commerciali, soprattutto a Monza, per rafforzare il servizio ai clienti anche attraverso l’innovazione e, nel contempo, per valorizzare il territorio circostante particolarmente sensibile all’artigianato 2.0. Siamo fieri di essere pionieri nel retail con dei partner di livello e siamo fiduciosi nella riuscita e sviluppo di questa nuova insegna”, ha dichiarato Edoardo Favro, ad di Gci.
“Makerland nasce dalla voglia di creare un punto di aggregazione per i maker, ma anche per i curiosi che vogliono scoprire le potenzialità della stampa 3D e dell’artigianato digitale. È uno dei primi passi fatti da Tag in linea con il percorso di supporto del Digital Made in Italy, iniziato in partnership con Digital Magics e Tamburi Investment Partners e che continua a coinvolgere player importanti come Auchan”, ha dichiarato Davide Dattoli, ad e cofondatore di Talent Garden.
“Esprimo soddisfazione per l’iniziativa Makerland da parte di Confartigianato perché questo laboratorio è e sarà un valore per il territorio nel quale la nostra associazione è radicata con aziende tradizionali e che fanno innovazione. Mettiamo a disposizione le nostre competenze, ma siamo qui anche per imparare perché Makerland può funzionare come luogo di contaminazione tra diversi attori. Le imprese artigiane sono partner di progetto, culla naturale d’innovazione e soggetto aperto a imparare dal contatto con il consumatore finale, che è poi colui che sfrutta l’innovazione fatta prodotto”, ha detto Filippo Berto, delegato Innovazione di Apa Confartigianato Imprese.