27esimaora.corriere.it – 30 luglio 2015
Dalle lezioni di trucco alle traduzioni. Il mio negozio di consulenze online  per mamme che lavorano
di Lucrezia Sarnari
Ci sono domande che ogni donna si è posta almeno una volta. Tra queste la più controversa è quella che tratta di conciliazione tra carriera e famiglia, un bivio che spesso, in Italia, per le mamme si trasforma in una strada obbligata. Verso la rinuncia di se stesse.
Poi ci sono le buone idee, quelle che nascono da una crisi profonda, dallaforte volontà di reinventarsi e rimettersi in gioco dopo una o più gravidanze. Che vivono latenti e che escono fuori grazie ai problemi. Che, poi, una volta che sono venute fuori si trasformano in un’opportunità per tutti.
Cristina Interliggi è una mamma che ha sempre fatto la web designer finché, con l’arrivo delle sue due bambine Viola e Flora, si è trovata davanti al solito bivio: il lavoro da una parte, la famiglia dall’altra. Cristina ha capito che quello di cui aveva bisogno era un’idea con la quale risolvere non solo la sua situazione, ma anche quella di altre mamme. Nel 2008 nasce così la start up Network Mamas che, dopo un crowdfunding, nel 2014 viene inserito nell’incubatore di Digital Magics e diventa ancora più grande. Una piattaforma dove mamme professioniste possono offrire le loro consulenze.
«NetworkMamas – racconta Cristina Interliggi – è un negozio di consulenze online: dalla vetrina online all’acquisto tramite PayPal fino al contatto tramite una videochat simile a Skype ma sviluppata da noi, è tutto gestito in maniera facile ed intuitiva».
Sulla piattaforma si trova davvero di tutto, dalle lezioni di trucco e di cucina, ai servizi di traduzione, dalle consulenze finanziarie ai consigli per riordinare al meglio stanze. I servizi vengono fornite tramite un sistema di videochiamate e le consulenti devono avere un solo, fondamentale, requisito: essere mamme. Si parte da una tariffa minima di 19 euro, mentre il costo medio di una consulenza si aggira intorno ai 50 euro.
«Il giro d’affari della piattaforma cresce  circa il 20% al mese – continua Cristina –  e le richieste maggiori sono nell’ambito del marketing e della comunicazione. A seguire, anche il business coaching ha grandi sostenitrici. Molte donne, infatti, usano la piattaforma per potenziare i loro progetti da freelance».
