Il Sole 24 Ore – Intesa-Digital Magics per le start-up hi-tech

Il Sole 24 Ore – 22 novembre 2013.

Nuovi investimenti. Accordo tra il colosso bancario e il venture incubator quotato all’Aim

Intesa-Digital Magics per le start-up hi-tech

di Andrea Curiat

Una partnership per investire in startup hi-tech. L’accordo è stato raggiunto ieri da Atlante Seed , fondo del gruppo Intesa Sanpaolo gestito da Imi Fondi Chiusi Sgr e dedicato al seed ed early stage capital, e Digital Magics, venture incubator quotato su Aim Italia. Enrico Gasperini, fondatore e presidente dell’incubatore, descrive così la natura della partnership: «Atlante Seed entra a far parte dell’Angel Network di Digital Magics, un’alleanza di partner che valutano le startup e offrono le loro competenze e risorse finanziarie per aiutare a farle crescere». Il fondo di Intesa avrà quindi la possibilità di valutare in via prioritaria le startup dell’incubatore, per poi decidere se investirvi o meno. Gasperini ricorda poi le attività di Digital Magics nel 2013: «Da gennaio a luglio abbiamo investito 1,3 milioni di euro nelle startup, cui si sommano altri 1,3 milioni di euro provenienti dall’Angel Network. In futuro contiamo di arricchire l’alleanza così da ottenere una leva pari a 3-5 volte i nostri investimenti. Ad oggi abbiamo circa 25 startup in portafoglio, di cui 5-6 in stado di maturazione. L’Irr supera il 31,5%, inclusi exit e write-off». Il fondo Atlante Seed aveva acquisito una piccola partecipazione nel capitale sociale di Digital Magics a luglio, al momento dell’Ipo dell’incubatore, attraverso delle obbligazioni convertibili acquisite in precedenza. «La quota è relativamente piccola – rileva Andrea Ballestri, investment director di AtlanteSeed – ma la partnership ha un forte valore strategico per noi, perché ci dà un canale veloce e semplice per valutare le startup più innovative». A oggi Atlante Seed ha già 8 operazioni in portafoglio,di cui 7 avviate in meno di un anno. «Abbiamo ancora un buon orizzonte temporale per continuare a fare scouting e co-investimento. Non ci siamo dati un budget finale di investimenti diretti al portafoglio di Digital Magics, preferiamo una valutazione caso per caso di ogni progetto. L’Irr è interessante, a doppia cifra, ma guardiamo ai risultati di lungo periodo» conclude Ballestri.

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