Il Sole 24 Ore – 20 ottobre 2014
L’OFFERTA
Credito, le strade per accedere
Revolving comode, ma troppo care. I tassi più convenienti sulle piattaforme di «social lending»
di Gabriele Petrucciani
Nonostante la crisi dei consumi e un calo generalizzato dell’erogazione di credito (il 30% circa in meno rispetto ai picchi del 2008), c’è ancora una fetta della popolazione italiana che ricorre al credito al consumo. C’è chi approfitta delle agevolazioni fiscali per ristrutturare la casa o cambiare l’arredamento e chi ricorrere al prestito per necessità , magari per acquistare il “corredo” scolastico per i propri figli. E le forme per accedere al finanziamento sono diverse, ognuna con i suoi pro e contro: dai canali più tradizionali, ovvero banche e finanziarie, alle carte revolving, fino ad arrivare al prestito tra privati, il cosiddetto social lending.
BANCHE E FINANZIARIE
Quando si parla di credito al consumo più tradizionale si fa riferimento a tre principali forme tecniche: il prestito finalizzato, quello personale e la cessione del quinto. «I primi vengono generalmente erogati presso i punti vendita di beni e servizi – spiega Giuseppe Piano Mortari, direttore operativo di Assofin, l’associazione italiana del credito al consumo e immobiliare -. Si tratta di finanziamenti, emessi sempre da banche o finanziarie, strettamente legati all’acquisto di un determinato prodotto e nella maggior parte dei casi sono più convenienti rispetto ai prestiti richiesti direttamente presso un istituto di credito al consumo». Le condizioni sono più competitive perché sono gli stessi punti vendita a farsi carico dei costi del finanziamento. E non sono rari i casi in cui è possibile approfittare di promozioni a tasso zero. I prestiti personali, invece, sono erogati direttamente al cliente presso gli sportelli di banche o finanziarie. Gli importi sono mediamente più alti (intorno ai 12mila €) e non c’è bisogno di legarli a una specifica finalità . Non sempre però è facile accendere un prestito personale. E a volte può capitare di vedersi rifiutare anche un prestito presso un punto vendita finalizzato all’acquisto di un frigorifero o di una lavatrice. Post crisi, gli istituti di credito al consumo sono diventati più rigidi e oggi richiedono maggiori garanzie. O si ha un curriculum da pagatori impeccabili oppure c’è il rischio di vedersi chiudere la porta del credito in faccia. In questi casi, però, c’è un’altra alternativa percorribile, quella della cessione del quinto: «Un finanziamento che viene ripagato con una quota massima di 1/5 del proprio stipendio o della pensione – continua Piano Mortari -. Avendo la garanzia di una trattenuta direttamente dalla busta paga (per un lavoro a tempo indeterminato, ndr) o dalla pensione, i prestiti attraverso la cessione del quinto vengono concessi anche a persone che non hanno una storia creditizia immacolata e che quindi non riescono a ottenere altri finanziamenti».
ALLE PRESE CON LE REVOLVING
C’è poi un’ulteriore forma di finanziamento, che è quella delle carte revolving, ovvero carte di credito che consentono di ripagare il debito in rate mensili. «È uno strumento estremamente flessibile – fa notare il direttore operativo di Assofin – in quanto si ha a disposizione una linea di fido che può essere utilizzata in qualsiasi momento. E non c’è la necessità , a ogni acquisto, di fare le consuete verifiche e accertamenti». Ma per avere questa flessibilità bisogna fare i conti con tassi di interesse molto più alti rispetto a quelli dei prestiti personali e finalizzati. Il Taeg (tasso annuo effettivo globale) delle carta revolving si aggira mediamente intorno al 16% per importi fino a 5mila €, mentre i prestiti finalizzati viaggiano intorno al 9,5%. Tassi più alti giustificati dalla maggiore rischiosità dello strumento carta, in quanto è il primo impegno finanziario che si smette di pagare nel caso in cui dovessero sopraggiungere delle difficoltà . «La revolving, comunque, deve essere utilizzata con cautela e va compresa bene fin dall’inizio – puntualizza Piano Mortari -. È un finanziamento sempre in tasca. Quindi bisogna capirne bene il meccanismo e stare molto attenti ai costi».
PRESTITI TRA PRIVATI
Per godere poi di tassi più vantaggiosi, è possibile ricorre anche al prestito tra privati. In Italia sono già  operative in questo campo Smartika e Prestiamoci, due piattaforme che mettono in contatto domanda e offerta di credito. «È un sistema molto efficiente, che non ha tutte le pesantezze di un istituto di credito, anche se siamo regolati come finanziaria e vigilati da Banca d’Italia – commenta Michele Novelli, managing director di Prestiamoci – Questa maggiore efficienza si traduce in tassi più vantaggiosi per l’utente finale. Il Taeg più basso, calcolato su 12mila euro a 48 mesi, è del 6,32%». Ma solo una persona che ha sempre pagato bene e che ha una storia creditizia sana può accedere a tassi così agevolati. Man mano che la rischiosità del richiedente aumenta tende ad aumentare anche il Taeg. «I tassi potrebbero essere anche più bassi - puntualizza Novelli -. E ci arriveremo. Oggi, però, paghiamo una certa diffidenza per una piattaforma abbastanza nuova. Dentro il tasso finale c’è una quota di rischio che i prestatori ci chiedono per un modello non ancora affermato». Per ottenere un prestito su queste piattaforme è sufficiente registrarsi come richiedente (naturalmente è possibile accedere anche come prestatori) e presentare i documenti necessari per una valutazione del merito di credito. «La nostra abilità , poi, sta nel scegliere i richiedenti e prezzarli in maniera corretta», conclude Novelli.