Il Sole 24 ORE – 8 dicembre 2014
Il marketing nell’era del social
Condividendo le campagne dei brand su Facebook si può guadagnare
di Gaia Giorgio Fedi
«Se non stai pagando il prodotto, allora vuol dire che il prodotto sei tu». La frase riassume il modello di business di molte società  che lavorano su internet offrendo servizi gratis in cambio di dati personali (come Facebook, per esempio). Ma se è vero che i social guadagnano dagli utenti, gli utenti possono guadagnare dai social media? La risposta è sì. Finora, a usare questi strumenti a scopo di lucro sono state soprattutto le aziende, che sono sbarcate sugli strumenti relazionali a fini di marketing. Ed è proprio questo fenomeno che spiana la strada agli utenti per ottenere i principali vantaggi economici, in termini di guadagno, risparmio, sconti e altri benefici. Per esempio, esistono società di social marketing, come AdMingle, che consentono di guadagnare dalla condivisione  di contenuti. Iscrivendosi, si accede alle campagne attive sul sito. Se si condividono alcune campagne in base ai propri interessi, è possibile pubblicarne i contenuti sui propri profili social e ottenere un guadagno per ciascun messaggio pubblicato. Anche Buzzoole, società napoletana che misura l’influenza sui social network, ha avviato delle campagne di «buzz marketing» fatte attraverso i cosiddetti «influencer», cioè gli utenti che hanno un largo seguito sulle piattaforme sociali. Con Buzoole si può partecipare a dei concorsi con cui si possono promuovere i brand preferiti e ottenere dei premi. Anche al di là di questi casi specifici, sono molte le società che stanno utilizzando il marketing su Facebook, Twitter e strumenti analoghi: seguendo le proprie marche preferite, è così possibile tenere d’occhio sconti e promozioni studiati ad hoc per gli utenti delle reti sociali. «Il fenomeno dei social network sta influenzando sempre di più la relazione marca–consumatore», spiega Andrea Boaretto, head of Marketing Projects della School of Management del Politecnico di Milano. Secondo una nuova ricerca del Laboratorio ConMe (www.convergenzamediale.com), progetto di ricerca congiunto tra la School of Management del Politecnico di Milano e Makno, «quest’anno le pratiche social di activation (post e commenti) sono aumentate di circa il 15% rispetto all’anno precedente tra gli internet user italiani maggiori di 14 anni», specifica Boaretto. Focalizzando l’attenzione sulle persone responsabili di acquisto di differenti categorie merceologiche (prodotti largo consumo, beni durevoli e servizi), prosegue, «si rileva una tendenza sempre maggiore a visitare i profili ufficiali delle marche sui principali strumenti (Facebook, Twitter e Youtube)». Sei si esaminano le motivazioni di queste attività sui social network egate ai brand, si nota che «per il comparto dei servizi (telco, utility, banche, etc.) i profili ufficiali della marca sui social network sono consultati principalmente per trovare informazioni su prezzi e promozioni (circa il 30%), mentre per il comparto dei prodotti gli italiani ricercano ugualmente informazioni in generale, e in particolare confronti sui prezzi e promozioni (circa il 26% in entrambi i casi)», dice Boaretto. Gli italiani quindi si connettono sempre di più ai social per cercare sconti e promozioni. «Questo non è solo un effetto della diffusione dei network virtuali, ma soprattutto della multicanalità », commenta Boaretto, spiegando che molto semplicemente alcune dinamiche del marketing si sono spostate sui canali digitali. «Un altro strumento importante, infatti, sono i social interni alle società , che costituiscono delle specie di club per gli utenti più affezionati». Una delle tendenze più interessanti è quindi lo spostamento delle iniziative di loyalty, cioè le vecchie campagne fedeltà che esistono da anni, su nuovi strumenti di interazione. Sull’onda di questo trend, sono nate molte società  che si occupano specificamente di quella che potremmo definire «social loyalty». Anche in Italia, dove si trovano già molti casi interessanti: Yourbuzz, per esempio, è un social game che permette di vincere coupon, premi o soldi in cambio della condivisione dell’opinione sui social. Beenz è una piattaforma di loyalty, cui aderiscono diversi retailer ed esercenti, che consente ai clienti di fare acquisti e volgere azioni sui social per raccogliere punti virtuali, ovvero i fagiolini (“beenzâ€): un esperimento che coniuga la vecchia raccolta punti con il cosiddetto social buzz. OffertOne rende più convenienti gli acquisti a ogni condivisione sui social network. Ma c’è anche l’app Starbytes social, che permette di ottenere ricariche telefoniche, giochi, musica e altro in cambio della condivisione dei contenuti proposti con la propria rete di amici.