TTG Italia – Progetti Incoming in Italia, la grande occasione

TTG Italia – 8 dicembre 2014

Progetti Incoming in Italia, la grande occasione

Sarà operativo da maggio 2015, giusto in tempo per l’Expo, ma il suo piano di sviluppo guarda oltre l’Esposizione Universale e punta a farne il più importante aggregatore online del prodotto turistico italiano, sia in termini di booking che di contenuti. Tripitaly.it, la nuova piattaforma digitale per l’incoming turistico in Italia realizzata da Uvet e Digital Magics, avrà un approccio sia b2c che b2b e aggregherà le diverse tipologie di servizi turistici di natura pubblica e privata già presenti in rete, anche grazie al coinvolgimento delle start up specializzate e verticali che fanno parte dell’incubatore d’impresa di Digital Magics. L’obiettivo è rispondere alla parcellizzazione attuale delle proposte commerciali online con un “portale che vuole essere di prenotazione e vendita, ma anche di organizzazione delle vacanza, che aiuti il cliente a diventare l’agente di viaggi di se stesso attraverso un punto di riferimento unico che consenta di pianificare e acquistare facilmente il proprio pacchetto vacanza completo e personalizzato”, spiega il ceo Lorenzo Baroni. Dal punto di vista dei contenuti, che saranno fruibili soprattutto attraverso un approccio di tipo visuale, Tripitaly.it conta di mettere a sistema 2mila tour, 41mila accomodation, 4mila voli, 9mila treni e 25mila transfer privati rivolgendosi soprattutto al mercato incoming. Nell’operazione saranno coinvolte anche le agenzie di viaggi di Uvet Itn Le istituzioni Il BizTravel Forum è anche il momento, per il presidente di Uvet Luca Patanè, di fare il punto sull’incoming. L’occasione è il convegno dedicato a Expo 2015 e al brand Italia, durante il quale arriva la domanda sulla riorganizzazione dell’Agenzia nazionale del turismo. “Io non sono un dipendente pubblico, sono un imprenditore privato e posso dire la mia. Mi pare – afferma Patané – che muovere responsabili dalle sedi estere, anche se questi responsabili non si sono rivelati dei fenomeni, prima di un grande evento come Expo 2015 sia una cosa che avrebbe potuto essere fatta anche 6 mesi dopo invece che 6 mesi prima”. Il presidente di Confturismo-Confcommercio torna anche sul tema della pressione fiscale. “Piuttosto che microfinanziamenti – sottolinea – sarebbe meglio un vero shock fiscale all’ingiù di 20 punti percentuali. È questo che davvero rivoluzionerebbe il sistema turistico”.

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