Omnimilanostartup.com – 11 dicembre 2014
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STORYTELLING CONDIVISO
Il via lo dà il “plotterâ€, poi seguono i “brickersâ€, e così nasce un “interbookâ€, on line su Intertwine. E’ una sorta di “catena di montaggio†creativa quella ideata da Gianluca Manca, il fondatore di questa startup di editing multimediale collaborativo incubata da 56CUBE e Digital Magics in fase seed con 110mila euro e, da aprile “accelerata†dall’incubatore RCS NEST. Intertwine è così chiamata dall’inglese “intrecciareâ€, perché è ciò che accade con le competenze, nel team, e con le tante trame dei brickers, nella stesura di un’opera. Si tratta una piattaforma web che permette agli utenti di creare, condividere e pubblicare opere editoriali multimediali collaborative. Il risultato non è un semplice e-book, ma un nuovo prodotto d’intrattenimento che unisce le caratteristiche classiche dei libri con la comunicazione digitale e dei social network. “L’intertbook creato è più simile a un blog che a un e-book classico. Noi creiamo opere di ‘storytelling multimediale‘ e così intendiamo sorprendere i nostri utenti†spiega Manca, vantando una community di già circa 5mila utenti, “e nei prossimi mesi prevediamo un incremento esponenzialeâ€. Chi partecipa è un avido lettore, senza dubbio, e spesso uno scrittore amatoriale generalmente tra i 25 ai 45 anni, ma tutti possono partecipare iscrivendosi e scegliendo di volta in volta se stare dalla parte del plotter o del briker. Cambiano i compiti, sì, e anche la revenue: “le percentuali non sono fisse, in media il plotter trattiene tra il 40% e il 50%, i bricker fra il 20% e il 30%, noi, come Intertwine, fra il 30% e il 40%â€. Il plotter è quello che lancia la trama e la struttura in capitoli, indicando che tipo di contenuto vorrebbe dalla community, o lasciando alla community stessa la decisione. I brickers aprono il progetto e iniziano a proporre il loro lavoro, inserendo testo, audio, video o immagini sulla trama e cercando di far sviluppare i progetti. “In generale i bricker intervengono sul processo creativo dei plotter, risolvendo la classica sindrome da pagina bianca – spiega Manca – I bricks vengono poi selezionati dal plotter stesso, che non ha certo finito lì il suo lavoro con il plot, anzi. Deve seguire la creazione dell’opera in prima persona ed editare i migliori contenuti dandogli un corpo. Così facciamo in modo che resti l’autorialità di un’opera e non si perda il filo logico del discorso, come nei precedenti esperimenti di scrittura collaborativaâ€.
Due plot già “lanciati†sono la raccolta di aforismi “25†e “Billy the kid†un romanzo western a puntate ma Intertwine punta alto e vorrebbe come prossimi plotter due scrittori milanesi del calibro di Andrea De Carlo e Valeria Montaldi. Oggi la piattaforma cresce di utenza in modo esponenziale e distribuisce intertbook in due modalità , a pagamento e free con ADV, “ma presto distribuiremo libri già editi da altri in entrambe le modalità , dando ai lettori il corrispettivo di ciò che è Spotify per la musica: libri gratis per tuttiâ€. Un esperimento editoriale collettivo, che si sta allargando a macchia d’olio e destinato forse a rivoluzionare il mondo già rivoluzionario dell’editoria digitale, non poteva che nascere da uno scrittore: “Intertwine nasce da una mia idea di circa 2 anni fa – spiega infatti Manca – avevo voglia di scrivere un romanzo in più soggettive insieme a degli amici, e non riuscivo a trovare un tool che mi permettesse di farlo. Così ho contattato un mio amico Salvatore Imparato, ora CTO, e così è iniziata l’avventuraâ€.