Nòva24 de Il Sole 24 Ore – 22 febbraio 2015
La semantica italiana piace a Google
Eni, Ing Direct, Telecom Italia, Ansa, Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore: sono alcuni fra i principali clienti di Expert System, società  modenese con vocazione globale (uffici in Europa e Stati Uniti) e un vanto che si chiama Cogito, un software di analisi semantica (coperto da brevetto registrato Oltreoceano) interamente pensato e sviluppato in Italia. La storia di questa azienda quotata sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana, con un fatturato che nel 2013 ha superato i 10 milioni di euro e circa 160 dipendenti all’attivo, nasce circa 25 anni fa, «quando non c’era internet e non si discuteva di startup e di incubatori, anche se fra di noi si parlava sempre di innovazione perché l’innovazione è l’essenza della nostra attività ». Parole che Stefano Spaggiari, fondatore e amministratore delegato di Expert System, usa per raccontare a Nòva i primi vagiti della sua azienda, quando «eravamo una startup senza saperlo » e «si lavorava in un garage, anche di notte ». Nasce così, scrivendo software a sera inoltrata, il correttore grammaticale venduto a Microsoft nel 1994 e divenuto uno strumento chiave degli applicativi Office. Quell’operazione fruttò poco, economicamente parlando, ma diede all’azienda la consapevolezza di poter dire la propria nel campo della linguistica computazionale e dell’intelligenza artificiale. Il percorso che ha via via dato vita a Cogito, prossimo ad arricchirsi di funzionalità cognitive e quindi di auto apprendimento, è stato lungo ma si può dire che la scommessa è stata vinta. «La semantica – spiega infatti Spaggiari – non è più un business di nicchia ma è sulla strada del mercato mainstream perché il trattamento delle informazioni, generate internamente o raccolte in rete, è alla base del successo di un’azienda». Gli ultimi due botti di Expert System, e cioè l’annuncio dell’integrazione di Cogito nella piattaforma di Buzzoole e soprattutto nella Cloud Platform di Google, sono per certi versi la conferma della sopraggiunta maturità  della tecnologia applicata alla linguistica. L’accordo con la casa di Mountain View, in particolare, fa molto felice Spaggiari: «Essere loro technology partner, vista la selezione feroce che caratterizza il programma di Google, è un modo per poter ribadire che il nostro software è unico al mondo».