Tiscali.it – Fronte comune degli editori per vendere le news digitali: la scommessa di Edicola Italiana

Tiscali.it – 26 febbraio 2015

http://notizie.tiscali.it/articoli/interviste/15/02/intervista_fioravanti_premium_store.html

Fronte comune degli editori per vendere le news digitali: la scommessa di Edicola Italiana

di Michael Pontrelli

La rivoluzione digitale ha avuto un effetto devastante sul mondo dell’informazione. I contenuti online stanno diventando sempre più importati e questo sta creando grossi problemi ai bilanci degli editori che non riescono a compensare le minori vendite di copie cartacee con i ricavi della pubblicità sul web. Per superare l’impasse sei dei principali editori italiani (Caltagirone, Gruppo 24 Ore, L’Espresso, La Stampa, Mondadori e Rcs) si sono riuniti in un consorzio ed hanno lanciato a gennaio Edicola Italiana, una piattaforma web dove è possibile acquistare giornali e magazine e leggerli su pc, tablet e smartphone. La tecnologia del progetto è stata sviluppata da Premium Store, startup innovativa dell’incubatore Digital Magics. Abbiamo sentito il fondatore e Ceo di Premium Store, Alberto Fioravanti per capire meglio la natura del progetto.

Come funziona esattamente Edicola Italiana?
“E’ un servizio che semplifica la vita ai lettori in quanto consente loro di acquistare e leggere sul web quotidiani e settimanali su una unica piattaforma tecnologica e con un unico account”.

Già da tempo è possibile acquistare le copie digitali dei giornali italiani. Perché un lettore dovrebbe farlo proprio sulla vostra piattaforma?
“I vantaggi sono soprattutto per le persone interessate a leggere più di un giornale. Non solo perché, come dicevo prima, dal punto di vista tecnico è richiesta la creazione di un solo account ma anche perché Edicola Italiana ha lanciato offerte commerciali molto vantaggiose Per esempio con l’abbonamento “All you can read” pagando 9,99 euro al mese è possibile leggere tutti i mensili della piattaforma e con 14,99 anche tutti i settimanali”.

Esistono offerte analoghe anche per la lettura di più quotidiani?
“Per il momento ancora no ma è una opzione che ci sarà in futuro. La vendita di tutti i quotidiani assieme non ha senso ma suscita grande interesse l’abbinamento di un quotidiano locale con uno nazionale o la vendita congiunta delle principali testate economiche. La piattaforma è pensata per creare in poche ore qualunque tipo di offerta commerciale”.

Perché gli editori italiani fino ad ora hanno incontrato difficoltà a vendere le notizie sul web?
“E’ un problema diffuso in tutto il mondo. In America sono avanti ma anche loro fanno fatica pur avendo una dimensione del mercato molto più grande della nostra. Io credo che sia possibile farlo ma a patto di seguire nuove strade come la nostra o come quella seguita in Olanda dalla startup Blendle che ha sviluppato una piattaforma che consente l’acquisto dei singoli articoli per pochi centesimi di euro”.

Sarà possibile acquistare i singoli articoli anche su Edicola Italiana?
“Me lo auguro anche perché i numeri messi a segno da Blende sono molto interessanti e dimostrano che l’acquisto di singoli contenuti è apprezzato in particolar modo dai giovani che sono più propensi ad usare i loro smartphone per fare acquisti legati ai loro interessi”.

Quale è stato l’impatto di Edicola Italiana fino ad ora sul mercato dell’informazione italiana?
“E’ presto per dirlo perché si tratta di un progetto a medio lungo termine. Sono però già molto soddisfatto di quanto fatto fino ad ora anche se c’è ancora tanto lavoro da fare, come quello di portare dentro la piattaforma tutto il mondo dell’informazione verticale legato alle passioni personali”.

Quanto è costato il progetto?
“L’investimento totale sull’infrastruttura tecnologica si aggira sui 3 milioni e mezzo di euro. A questo bisogna poi aggiungere il supporto media degli editori nel promuovere l’iniziativa. Per esempio, il giorno del lancio di Edicola Italiana una pagina intera di tutti i quotidiani e periodici del consorzio è stata dedicata all’iniziativa. Considerando anche questi aspetti il costo sale di almeno 10 volte”.

Fino ad ora abbiamo parlato molto degli editori ma poco di Premium Store. In tutta questa storia voi da cosa guadagnate?
“E’ semplice, siamo un edicolante e quindi prendiamo una percentuale del venduto”.

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