Corriere.it – 22 maggio 2015
Tre mesi per imparare  a programmare
La Tag Innovation School lancia il master in Web development per rispondere alla domanda inevasa del mercato
Una scuola atipica e un obiettivo preciso: formare persone che non saranno mai disoccupate. Si presenta così Tag Innovation School, progetto della rete di coworking Tag che si rivolge agli aspiranti sviluppatori con Codemaster. Tre mesi di formazione tra Milano e Barcellona, sei mesi di stage e la promessa, appunto, di trovare spazio nel (nuovo) mercato del lavoro.
Coworking
La domanda c’è, anche se i dati sulla disoccupazione, tornata al 13% in marzo, non la raccontano: le aziende hanno bisogno di professionisti del digitale, ma fanno fatica a trovarli. Secondo un’indagine di Modis, in Italia è il 22% delle posizioni aperte nel settore dell’Information technology a rimanere tale. E il problema è destinato ad acutizzarsi, con l’Europa che prevede 900mila nuovi posti di lavoro in questo campo nel 2020. L’area di intervento per risolverlo è una e precisa: la formazione. Uno studio dell’Università di Oxford ha sentenziato che il 47% dei lavori che conosciamo scomparirà nei prossimi due decenni a cavallo della delocalizzazione e dell’automatizzazione concesse della Rete. Si pensi all’impatto di applicazioni come Uber o al destino di chi agisce dietro a uno sportello, dalle banche alle poste, e verrà progressivamente sostituito dai servizi digitali. Occorre ripensarsi e specializzarsi per rispondere alle nuove richieste, che per fortuna esistono e si fanno sempre più pressanti. Bisogna partire dai banchi di scuola, dove iniziano a intravedersi i primi esperimenti (qui abbiamo raccontato quello di un istituto in provincia di Varese). Tag Innovation School entra in gioco nel delicato momento dell’invio dei curricula. «Vogliamo formare persone pronte a lavorare da subito» spiega al Corriere della Sera il co-fondatore di Talent Garden Davide Dattoli. Negli ultimi 4 anni ha aperto 14 sedi dei suoi coworking, luoghi in cui professionisti e startup possono affittare scrivanie e condividere esperienze, 4 delle quali all’estero. Adesso le dedica (anche) alla formazione, replicando il modello già visto in Stati Uniti e Regno Unito con iniziative come General Assembly.
Si parte, come detto, in settembre con Codemaste: master di 3 mesi per 20 aspiranti Web developer. «Non ci saranno le tradizionali lezioni frontali. Gli studenti riceveranno prima il materiale per potersi preparare e in aula saranno supportati da un facilitatore oltre che da un docente», spiega il direttore della scuola Alessandro Rimassa. La sede sarà Talent Garden Milano, fatta eccezione per i 5 giorni previsti a Barcellona. Aziende come Digital Magics o Superpartes, e più avanti anche Ibm, entreranno in gioco nei successivi 6 mesi di stage. Durante il percorso di selezione, che all’insegna degli illustri precedenti dei vari Steve Jobs, Bill Gates o Mark Zuckerberg si rivolge anche ai non laureati, sarà possibile concorrere all’assegnazione di 5 borse di studio che coprono l’intera retta (6.700 euro). Interessante la tabella di marcia dell’iniziativa, che nei prossimi mesi lancerà master analoghi in e-commerce ed health-tech, ovvero tecnologia applicata alla salute.
