Investireoggi.it – 18 maggio 2015
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Obbligo POS, basta quello virtuale?
Pos virtuale: basta ad ottemperare all’obbligo? Ecco come funziona
Nonostante il superamento delle sanzioni, resta l’obbligo di POS per i pagamenti sopra i 30 euro a carico di commercianti e di liberi professionisti. Tra i soggetti obbligati alcuni hanno già optato per il POS virtuale per ovviare al problema. Come funziona e quali vantaggi offre? Ma soprattutto: è rilevante dal punto di vista giuridico?
POS virtuale, come funziona
L’idea si deve alla startup dell’incubatore Digital Magics e oggi si trova in vendita. Per usarlo basta un device connesso a Internet sul portale www.solo.sh. Il meccanismo è abbastanza semplice dal punto di vista tecnico: sul sito si trovano tutte le informazioni. Quello che in questa sede rileva è se il POS virtuale possa essere considerato sufficiente per ottemperare all’obbligo di pagamenti elettronici.
Pagamenti tracciabili: il POS virtuale vale a tutti gli effetti?
Visto che si tratta di un pagamento tracciabile e telematico la risposta non può che essere affermativa. Il POS virtuale, da questo punto di vista, risponde alle perplessità di commercianti e professionisti che non avevano accolto con favore la novità soprattutto per via dei costi aggiunti da sostenere per il dispositivo per i pagamenti. Quali negozio o studio professionale invece non ha una connessione ad internet? Ora quello che serve è un po’ di tempo per abituarsi alla novità ma quello che possiamo confermare è che il POS virtuale risponde alle esigenze di lotta all’evasione fiscale.