Adnkronos – 22 giugno 2015
Il Food Hackathon di Microsoft premia gli innovativi dell’alimentare
La maratona di 48 ore dedicata al futuro del cibo e all’utilizzo delle nuove tecnologie per migliorare il settore agro-alimentare grazie ai Big Data e all’Internet of Things ha messo in luce come le tecnologie possano davvero fare la differenza anche in un settore come quello agroalimentare. I circa 100 ragazzi che hanno partecipato al Big Data & IoT Food Hackathon di Microsoft, svoltosi nel fine settimana presso la nuova sede di Talent Garden a Milano, hanno avuto la possibilità di creare progetti in linea proprio con il tema dell’Esposizione Universale, ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la vita’.
L’evento è parte del programma ‘Feeding the Accelerator’ e ha visto infatti l’intervento in apertura dell’Ambasciatore Douglas T. Hickey, commissario generale per il Padiglione Americano a Expo 2015, e la collaborazione di illy e PepsiCo, entrambi partner del Padiglione Usa a Milano Expo 2015. Tre le sfide che hanno visto i ragazzi appassionati di tecnologia e innovazione impegnarsi nel trovare nuove soluzioni per il mondo del cibo e il settore agro-alimentare, lavorando su un dataset fornito dal Ptp Science Park di Lodi, il Parco tecnologico italiano che opera nei settori dell’agroalimentare, della bioeconomia e delle scienze della vita: Data Modeling, Data Visualization e Data & IoT.
La sfida del Data Modeling aveva come scenario quello dell’allevamento e di come le nuove tecnologie possono essere un formidabile aiuto per sviluppare questa pratica nei paesi dove la fame è ancora un nemico da combattere e le condizioni ambientali sono più severe. A disposizione dei ragazzi caratteristiche genetiche e ambientali di una razza animale, le informazioni climatiche del territorio in cui vive e la potenza di Microsoft Azure.
Grazie alla Power BI di Microsoft, ad Azure SQL Database e a Machine Learning i ragazzi hanno anche potuto arricchire i dati forniti con altri reperiti on-line e modellare le informazioni per trovare le caratteristiche determinanti per la sopravvivenza in determinate condizioni, le tipologie di individui all’interno della razza animale, le anomalie o altre caratteristiche.
Grazie alla creatività e alle competenze scientifiche del team, è stato scelto il progetto Dibris che ha utilizzato al meglio gli strumenti di Azure e Machine Learning per individuare le caratteristiche genetiche delle capre del Marocco e valutarne l’adattabilità alle varie condizioni climatiche. Il team si è particolarmente distino nella presentazione, accompagnando la giuria in Marocco con la storia di Yusuf, il pastore esperto di genetica.
La seconda sfida, Data Visualization, ha permesso ai partecipanti di dare sfogo alla fantasia per trovare rappresentazioni grafiche che consentissero di mettere in evidenza caratteristiche salienti, distribuzioni, raggruppamenti o altri elementi fondamentali dei dati analizzati per raccontare la propria storia. Si è distinto il progetto Silly Billy: il team, dopo un’analisi con gli strumenti di classificazione e apprendimento di Microsoft (Azure Machine Learning), ha realizzato un’applicazione (Goat Finder) sfruttando Excel per l’integrazione dei dati climatici degli Usa presenti sul web al fine di predire quale razza di capra sarebbe stata in grado di vivere meglio nei vari stati degli Usa.
È stato assegnato anche un riconoscimento speciale a un team che ha unito le due sfide di Data Modeling & Visualization: Super goat. Il team ha dimostrato curiosità e ottime capacità nell’utilizzare in modo corretto le varie tecnologie messe a disposizione da Azure per portare a termine un’esaustiva analisi e correlazione dei dati genetici e climatici messi a disposizione dal Ptp. Il premio speciale è stato assegnato per premiare la loro chiarezza espositiva e una spiccata proprietà di linguaggio.
L’ultima sfida riguardava il mondo Data & IoT, per dare ai partecipanti la possibilità di integrare i Big Data con i propri dati. L’obiettivo era quello di utilizzare schede e diversi tipi di sensori per realizzare un sistema IoT in grado di rilevare dati in tempo reale e trasferirli su Microsoft Azure, per poi elaborarli, memorizzarli ed integrarli con i Big Data forniti.
Il progetto più innovativo e fantasioso è stato quello del team Carmelo, che ha sfruttato una rete di dispositivi interconnessi tramite un protocollo di comunicazione a corto raggio per realizzare un sistema di monitoraggio del sistema produttivo tipico dell’industria casearia. Sfruttando i Mobile Services di Azure il team ha realizzato un’applicazione mobile per avere costantemente sotto controllo ogni parametro tarmite una dashboard aggiornata in real time.
“Siamo orgogliosi di aver avuto l’occasione, insieme a Startup Revolutionary Road e al Padiglione Usa, di partecipare a questo progetto. Crediamo infatti che l’innovazione sia una leva necessaria per consentire all’industria del food di crescere e affrontare con successo le prossime sfide di business. I progetti presentati hanno messo in luce le capacità dei giovani startupper, le competenze, la creatività e il loro approccio innovativo agli strumenti soprattutto in un ambito come quello agroalimentare. Oggi abbiamo visto come questa capacità di visione possa essere davvero il fondamento per un nuovo ‘sistema food’ sostenibileâ€, ha dichiarato Fabio Santini, direttore della Divisione Developer Experience di Microsoft Italia.
“Il Food Hackathon è stato occasione per molti ragazzi di iniziare a realizzare il proprio progetto. La partecipazione è stata ottima, anche da ragazzi che sono venuti da fuori Milano. E’ sintomo del grande interesse che c’è nei confronti del mondo food e di quante possibilità ci siano per cambiarlo e migliorarlo grazie ai dati e all’Internet of Things. Viviamo in un periodo di grandi cambiamenti e il settore dell’alimentazione sarà quello in cui ci saranno le maggiori innovazioni tecnologiche, le idee venute fuori durante il weekend ne sono una dimostrazione”, ha commentato Davide Dattoli, Ceo e cofounder di Talent Garden.
“Il futuro dell’alimentazione è strettamente connesso all’innovazione e alla tecnologia. Internet e i Big Data, per esempio, giocano un ruolo significativo nello sviluppo di nuove strategie per la produzione e il consumo di cibo. Il Padiglione Usa s’impegna per facilitare questo tipo di innovazione e imprenditorialità nell’ambito del programma Feeding the Accelerator, che è proseguito con l’Hackathon che si è tenuto questo weekend”, ha sottolineato l’Ambasciatore Douglas T. Hickey, commissario generale per il Padiglione Americano a Expo 2015.
“Grazie alla sinergia tra pensiero innovativo, tecnologia e risorse, sarà possibile trovare soluzioni utili per le significative sfide che dovremo affrontare, come nutrire 9 miliardi di persone nelle prossime decadiâ€, ha concluso.