DigitalChampions.it – 13/07/2015
Il Digital Single Market e la via italiana alle startup
di Antonio Perdichizzi
La via italiana alle startup non la stiamo più cercando. Abbiamo iniziato a percorrerla, con decisione. Lo dimostrano i fatti. I 34milioni di investimenti in venture capital dei primi 3 mesi dell’anno, per un totale di 29 operazioni e altre decine di milioni a disposizione sia dal settore pubblico, su tutti l’agenzia nazionale per gli investimenti e lo sviluppo, Invitalia, che ha tra l’altro lanciato un proprio fondo, Invitalia Ventures, quanto dal settore privato, che, anche grazie all’imminente quotazione in borsa di H-FARM, si sta consolidando ed espandendo in Europa, come dimostra l’aggregazione di Digital Magics e Talent Garden.
Anche le grandi aziende sono maggiormente impegnate in processi di open innovation e, di conseguenza, crescono il numero di operazioni, basti pensare che il principale programma nazionale, TIM #WCAP, vanta ormai centinaia di startup accelerate e il fondo collegato ha già investito in 8 di queste.
E mentre la principale associazione del settore,ItaliaStartup, ha rinnovato i propri vertici e punta a dare un contributo determinate al policy making e all’internazionalizzazione di questo comparto, la diffusione della cultura d’impresa e dell’innovazione trova nuovi canali attraverso trasmissioni televisive e web come Shark Tank eThe Innovation Game e raggiunge un pubblico sempre più vasto.
E sul digitale? Migliaia di digital champions promuovono quotidianamente piccoli grandi progetti nel nostro paese, e danno un contributo concreto a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
Il miglior contributo ad un grande mercato europeo del digitale e dell’innovazione, ovvero a sfide come quelle poste del Digital Single Market e dallo Startup Manifesto, lo daranno soprattutto le startup, perché nascono già europee, digitali, inclusive.
