La Nazione – 20 agosto 2015
IL COMMENTO
CHE BELLA LA ‘CASA’ DELLE START-UP
di Roberta Della Maggesa
DUE STORIE di intraprendenza – la prima di natura imprenditoriale, la seconda di impronta amministrativa – che si sono incrociate sulla strada che segna il confine tra possibilità estreme: la rinuncia a un patrimonio pubblico, e la valorizzazione, in chiave di innovazione tecnologica e occupazionale, delle opportunità a disposizione. La città di Sarzana ha scelto la seconda opzione. Caso sicuramente non unico nel panorama nazionale, ma ancora sufficientemente sporadico da far notizia, il Comune del principale centro della Val di Magra, nei mesi scorsi ha messo a disposizione del mondo imprenditoriale un bene pubblico da tempo dismesso: l’edificio che,
prima dell’avvento della spending review, ospitava il palazzo di giustizia. E oggi si raccolgono i frutti di quell’investimento: a ottobre aprirà , infatti, la ‘casa’ delle start-up. A inaugurarla sarà la ‘Talent Garden Sarzana’, srl costituita da una cordata di giovani associati a Confindustria e vincitrice del bando di concorso indetto dall’amministrazione per la gestione, in comodato d’uso gratuito, degli spazi dell’ex tribunale. Trenta delle 55 postazioni di co-working sono già state prenotate da future start-up. E questo è già un successo, almeno per due motivi: innanzitutto, perché racconta di un tessuto imprenditoriale giovane e dinamico in una provincia nota per la vocazione gerontocratica e caratterizzata da un’ipertrofia del pubblico impiego; in secondo luogo, perché pone con forza l’esempio di un ente locale che, in tempi di crisi economica e di spaventosi tagli decisi dal governo centrale, posto di fronte all’opportunità di far cassa alienando un bene di proprietà , preferisce metterlo a disposizione della comunità , giocando la scommessa dell’innovazione e della creazione di nuovi posti di lavoro.