Adnkronos.com – 12 ottobre 2015
Digital Magics, in 8 punti ‘White paper’ per le startup
Per favorire ecosistema dell’innovazione in Italia
Un ‘White Paper’ per le startup: una proposta in otto punti, dalle agevolazioni fiscali al crowdfunding, al governo italiano per dare nuovo vigore al sistema dell’innovazione in Italia e per promuovere un’azione politica mirata a favore delle startup digitali e delle loro potenzialità . A presentarlo Digital Magics, venture incubator quotato su Aim Italia. Il White Paper di Digital Magics intende segnare il punto di partenza per una riflessione più ampia, che coinvolga tutti i protagonisti della filiera digitale italiana, lasciando spazio a nuovi spunti, idee, osservazioni di tutti gli operatori che vogliano condividere la stessa visione e la stessa ambizione.
Hanno collaborato alla redazione del ‘White Paper’ aziende e professionisti partner di Digital Magics: Cattaneo Zanetto & Co., Dla Piper, Electa Group, Intermonte, Sec Relazioni pubbliche e istituzionali, Integrae Sim, Talent Garden, Tamburi Investment Partners e il Digital Champion Napoli Giovanni De Caro.
Il ‘Libro bianco’ è stato illustrato ufficialmente da Enrico Gasperini, fondatore e presidente di Digital Magics, e Layla Pavone, partner di Digital Magics, all’interno dell’Internet Festival 2015, nel panel di discussione Supernova organizzato da Talent Garden e Digital Magics.
“Da sempre Digital Magics – ha dichiarato Enrico Gasperini, fondatore e presidente di Digital Magics – è impegnata, in allineamento con le istituzioni, nel sostenere il processo di crescita dell’Italia. Supportiamo con i nostri servizi di accelerazione e di trasformazione digitale le startup innovative e le imprese italiane eccellenti che rappresentano il ‘digital made in italy’. Con questo ‘White Paper’ vogliamo diventare i promotori di una nuova campagna di ‘advocacy’ per portare al governo Renzi proposte concrete per incentivare e sviluppare l’innovazione nel Paeseâ€.
Come ha sottolineato Layla Pavone, partner di Digital Magics, “la nostra esperienza di lavoro quotidiano al fianco delle startup, oltre ai rapporti con il mondo degli investitori, ci ha indotto a una riflessione sul sistema dei finanziamenti erogati alle neoimprese digitali, che riteniamo sia da agevolare ulteriormente”.
“Molto è stato già fatto dal governo, ma pensiamo – ha avvertito – non sia ancora abbastanza. Per questo motivo, abbiamo deciso di mettere a disposizione di tutto l’ecosistema il frutto di quello che, speriamo, possa diventare per tutti gli operatori, siano istituzioni o soggetti privati, uno strumento di lavoro e di ‘pressione’ per dare ulteriore e nuova linfa agli investimenti nelle startup, che ne rappresentano il vero volanoâ€.
Ecco, quindi, punto per punto cosa prevede il ‘White Paper’ di Digital Magics.
– Agevolazioni fiscali per le startup. Revisione del credito d’imposta Irpef dal 19% fino al 30-40% per investimenti in startup innovative, applicando anche in Italia quanto previsto dal modello anglosassone. Agevolazioni fiscali per i soggetti dell’imposta sul reddito delle società (Ires), estendendone la deducibilità al 30%.
– Startup: veicolo di open innovation per le pmi. Introduzione di facilitazioni fiscali per pmi per attività di Open Innovation (acquisto di prodotti/servizi da startup innovative per l’innovazione interna dell’impresa) e rimozione di obblighi di spese amministrative da parte di nuove startup.
– Potenziare il crowdfunding. Revisione del regolamento Consob sull’equity crowdfunding per: rivedere al rialzo le soglie di non applicazione di obblighi relativi a Direttiva MiFid; rimuovere vincolo di sottoscrizione da parte delle banche del 5%; previsione di un modulo unico di profilazione MiFid.
– Gli investimenti degli Oicr in innovazione. Rimozione limiti normativi e previsione di incentivi per gli organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) per le società di gestione del risparmio (Sgr) in investimenti diretti o indiretti in startup.
– L’industria del risparmio e le startup. Creazione di Fondi di tipo aperto per garantire la raccolta, tramite investimenti, di almeno 1 miliardo di euro derivanti dall’industria del risparmio verso le startup.
– Fondo di matching per seed capital. Creazione di un Fondo di matching con Cassa Depositi e Prestiti, coinvolgendo player industriali italiani, investitori istituzionali e investitori qualificati che co-investano con il Fondo in fase seed (fino a 1 milione di euro), con possibilità di effettuare operazioni successive fino a 1,5 milione euro.
– Accelerare l’internazionalizzazione delle startup italiane. Creazione di un Italian Founders Institute, con esperti internazionali, per la promozione attiva del made in Italy attraverso programmi di accelerazione, e applicazione di agevolazioni per il rimpatrio di personale qualificato dall’estero, garantendo benefici sia ai lavoratori che alle imprese.
– Il finanziamento regionale. Armonizzazione delle regole di ingaggio dei fondi regionali al fine di garantire un approccio sistemico e nazionale di matching dei finanziamenti e possibilità semplificata di accesso agli stessi.