Corriere della Sera – La Lettura – 25 ottobre 2015
Spazi sociali e socievoli per il lavoro:Â a Milano insieme si riscopre la comunitÃ
Gli spazi di co-working sono oggi tra gli ambienti di lavoro più interessanti e innovativi. Rispetto a un ufficio tradizionale contengono, per dirla come Brad Neuberg, una scintilla in più: la comunità . Proprio Neuberg, considerato il codificatore dell’odierno concetto di co-working, ha dichiarato di avere avuto l’idea mentre era chiuso in un deprimente ufficio tradizionale. Si chiese: perché non pensare allora a un luogo che, oltre a offrire servizi e ambienti, potesse dare vita a un network animato da interessi comuni? L’indole comunicativa e collaborativa, tipica dei lavori creativi, combinata con possibilità , in termini di mobilità e flessibilità , offerte dalle tecnologie digitali, ha determinato un successo e uno sviluppo straordinario di questi spazi negli ultimi anni. WeWork, start-up americana con soli 5 anni di vita, ha di recente raggiunto la valutazione astronomica di 5 miliardi di dollari. In Italia una delle realtà più note è Tag o Talent Garden, una rete di co-working in forte crescita soprattutto nell’ambito del digitale e della comunicazione. La definizione di spazi non convenzionali, capaci di favorire lo scambio tra gli utenti, è al centro del progetto che abbiamo sviluppato per il loro nuovo campus di Milano, nella zona della stazione di Porta Romana, il cui completamento è previsto per il 2016: 8.500 metri quadrati improntati alla socialità e al confronto. In modo simile stiamo portando avanti progetti di co-working a Londra, Singapore e Torino. Per noi si tratta di cantieri che aiutano a decifrare i nuovi lifestyle contemporanei. Coworking come modo più sociale (e socievole) di intendere le nostre vite, all’insegna della condivisione.