Ninjamarketing.it – Volumeet, la startup per seguire il Festival di Sanremo

Ninjamarketing.it – 11 febbraio 2016

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Volumeet, la startup per seguire il Festival di Sanremo

di Fabio Casciabanca

“Il lavoro che facciamo aggregando i contenuti del Festival non agevola solo gli utenti, ma fornisce un utile servizio anche ai giornalisti” – Massimo Morgante, CEO & Founder

Le startup stanno piano, piano rivoluzionando il mondo: dai trasporti al food, fino alle nostre più grandi passioni, app e tecnologia ci facilitano la vita e ci permettono di goderci ogni attimo. Volumeet, ad esempio, quest’anno ci fa seguire il Festival di Sanremo come non mai, grazie a tutti i dettagli e i dietro le quinte, direttamente dai protagonisti del più importante spettacolo musicale italiano.

In occasione del Festival di Sanremo, Volumeet, startup vincitrice del premio della giuria alla Battaglia delle Idee 2014, testauna nuova feature che permette di seguire in contemporanea tutti gli aggiornamenti social degli artisti partecipanti: un modo nuovo per entrare nel vivo della diretta, accedere al backstage e vivere appieno l’evento attraverso i pensieri, le foto e i contenuti video dei protagonisti musicali.

Abbiamo chiesto a Massimo Morgante, CEO & Founder di Volumeet cosa rappresenta Sanremo per la loro startup, ma soprattutto quali saranno gli sviluppi futuri del loro business.

Ci fai una classifica degli artisti più social del momento?

Fra i più social in assoluto ci sono sia Rocco Hunt che Clementino, che sfruttano bene anche la piattaforma di Volumeet.

Rocco Hunt ha raggiunto addirittura più di 800mila fan solo su Facebook.

Rispetto agli altri, al Festival di Sanremo, anche se fuori concorso, il premio va a Laura Pausini, leader dei social. Ma anche Arisa è molto attiva sui suoi canali.

In linea di massima potremmo dire che sono i giovani a sfruttare di più questo canale di comunicazione con i fan: tra i Dear Jack e gli Stadio c’è una bella differenza in questo senso. Anche se il top resta Gianni Morandi!

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Chi più, chi meno tutti gli artisti ormai utilizzano i social. La differenza sta nel modo in cui pagine Facebook e account Twitter o Instagram vengono usati. In genere è facile accorgersi di chi gestisce i propri canali in prima persona e di chi li affida ad agenzie di comunicazione. E anche il risultato in termini di numero di fan risente di questa differenza. I fan crescono quando si sentono “coccolati” dall’artista, quando questo gli dedica un po’ del suo tempo e condivide un po’ della sua vita con loro.

Il distacco, invcece, si percepisce.

Il business model di Volumeet è cambiato rispetto all’idea iniziale. Come siete arrivati a questa svolta?

In realtà il business model di Volumeet non è cambiato molto. Abbiamo solo definito meglio il servizio: aggreghiamo tutti i contenuti, sui diversi social, li carichiamo sulla piattaforma e diamo all’artista uno spazio dedicato dove lui stesso può caricarecontenuti esclusivi per i propri fan.

L’idea è quella di creare un vero e proprio fan club e in questo senso il business model è un po’ cambiato: noi forniamo una piattaforma quasi pronta all’artista, in modo da poter anche accorpare tutti i fan e i follower da Twitter, Instagram o Facebook, per offrire contenuti esclusivi, dal video all’intervista, ai biglietti dei concerti.

Il nostro servizio permette di automatizzare quelle che potrebbero essere piattaforme proprietarie, per metterle a disposizione di tutti gli artisti, sia di quelli che hanno una base di fan già molto ampia, sia di quelli che invece la stanno ancora costruendo.

Quanto è stato importante per Volumeet il supporto di NAStartup per raggiungere l’incubazione da parte di Digital Magics?

La startup è partita anche da lì: dopo aver vissuto per un periodo a Milano, insieme ad Antonio Prigiobbo e ad Antonio Savarese è nata l’idea di diffondere la cultura delle startup nel Sud Italia. Questo ovviamente ha fornito tutta una rete di contatti che ci ha avvicinato molto a Digital Magics, ma anche con altre realtà imprenditoriali industriali e con altre startup. Si è creato così un vero e proprio network.

Si dice sempre che Sanremo è una grande vetrina per i cantanti, ora è un’occasione anche per le startup per mettersi in mostra?

Lo sarebbe e sarebbe bello, se ci fosse un contatto diretto con la realtà del Festival. In realtà al momento noi forniamo un servizio di aggregazione dei contenuti social del Festival, da tutti i canali ufficiali dei vari artisti: abbiamo 20 artisti collegati attraverso i diversi canali (Facebook, Twitter, Instagram, Youtube e così via).

Mentre sulla pagina Facebook del Festival è possibile seguire un aggiornamento ogni ora per un singolo artista, su Volumeet gli utenti troveranno almeno una cinquantina di contenuti aggregati, per seguire dal vivo l’evoluzione del Festival.

Il lavoro che facciamo aggregando questo tipo di contenuti agevola non solo gli utenti che possono seguire il Festival in versione social, ma fornisce un utile servizio anche per i giornalisti, che accedono in maniera più semplice ai contenuti del Festival e dei vari artisti.

L’idea per il prossimo anno è quella di proporre la piattaforma a Sanremo nello stesso modo in cui la proponiamo all’artista: noi aggreghiamo tutti i contenuti degli artisti, il Festival può pubblicare i propri contenuti esclusivi, magari del lato backstage del Festival, direttamente su Volumeet.

Il Festival gode di una base di fan davvero notevole – solo nella prima serata erano 11 milioni a seguirlo – e Volumeet potrebbe offrire un modo diverso per seguirlo, con contenuti esclusivi.

Dopo Sanremo, comunque, saremo ancora più forti: dopo la fase di test dello scorso anno, ora siamo in procinto di stringere accordi più solidi con alcuni festival musicali estivi in giro per l’Europa.

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