Tiscali.it – Campania – 30 aprile 2016
Digital Magics Healt Tech, a sostegno delle startup di salute digitale
Ascione, Ceo della salernitana Healtware International: “Le startup ricoprono un ruolo fondamentale nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi per migliorare la vita dei pazienti e per innovare i processi interni delle aziende†dedicate al wellness
Salerno 30.04.2016 (DM) – Lanciato il nuovo programma di Digital Magics HealthTech che permetterà alle startup digital health (startup che si occupano di “salute digitaleâ€) di accedere a un percorso unico di incubazione e accelerazione integrato a 360°, che va dallo sviluppo del prodotto o servizio alla strutturazione del modello di business, dal primo finanziamento seed al lancio sul mercato, dal supporto di management per il mercato italiano all’internazionalizzazione. Digital Magics HealthTech, nasce dalla collaborazione tra Digital Magics, incubatore di progetti digitali che fornisce servizi di consulenza e accelerazione a startup e imprese per facilitare lo sviluppo di nuovi business tecnologici, con sedi a Milano e Palermo, e Healthware International, multinazionale nella consulenza e strategia di comunicazione salute che ha il suo quartier generale a Salerno, sulla costiera amalfitana; il programma si rivolge anche alla sanità pubblica, alle case farmaceutiche, alle aziende sanitarie e imprese italiane – che operano nel consumer health, wellness e medical device – per progettare e sviluppare programmi di Open Innovation, generando valore aggiunto e creando innovazione interna grazie all’interazione con l’ecosistema delle startup digitali, con l’obiettivo di contenere i costi e migliorare i servizi all’interno degli operatori industriali e delle strutture ospedaliere.
Grazie alla partnership fra Digital Magics e Healthware, i fondi di venture capital potranno accedere a un portfolio di startup innovative di qualità ad alto potenziale di crescita e a elevato valore tecnologico.
Roberto Ascione, CEO di Healthware International e Partner di Digital Magics HealthTech, ha dichiarato: “La tecnologia applicata alla salute e alla sanità sta rivoluzionando drasticamente questi settori a livello mondiale. Le startup ricoprono un ruolo fondamentale nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi per migliorare la vita dei pazienti e per innovare i processi interni delle aziendeâ€. Gabriele Ronchini, Fondatore e Amministratore Delegato di Digital Magics per il Portfolio Development, ha dichiarato: “La nascita di fondi di investimento specializzati nel digital health in Italia, come Innogest Capital II, Principia III – Health e Panakès I, dimostra che l’interesse verso la salute digitale sia forte anche nel nostro Paeseâ€.
Layla Pavone, Amministratore Delegato di Digital Magics per l’Industry Innovation, afferma: “Nel 2014 la spesa in ICT nella sanità italiana è tornata a crescere, ma è necessaria una roadmap digitale e come Digital Magics HealthTech crediamo di poter aver un ruolo strategico ed essere un attore importante in questo settore, sia nel pubblico che nel privato, per contribuire a sviluppare piani strategici per l’innovazioneâ€.
Secondo il rapporto Assobiomedica di giugno 2015 in Italia ci sono 291 startup nel settore medico: il 48% ha origine come spinoff della ricerca pubblica, il 34% è incubato all’interno di programmi di accelerazione. Il 29% delle startup digital health è nato da meno di 48 mesi, con un’età media di poco superiore ai 5 anni. Il maggior numero di startup è attivo nel comparto della diagnostica in vitro (26%), seguito dal biomedicale strumentale (21%) e dai servizi e software (20%).
Gli Stati Uniti spendono il 18% del loro PIL per la sanità ogni anno. Secondo un recente rapporto di Goldman Sachs l’assistenza sanitaria digitale rivoluzionerà l’industria, sia aumentando l’accesso alla diagnosi e al trattamento, sia intensificando la cura preventiva, riducendo così drasticamente i costi. Gli analisti stimano un risparmio di oltre 300 miliardi di Dollari nei prossimi anni grazie alle nuove tecnologie.
Nel 2014 la spesa ICT nella sanità italiana è stata di 1,37 miliardi di Euro (+17% rispetto al 2013): 960 milioni spesi dalle aziende sanitarie, 325 dalle regioni, 68 milioni dai medici di medicina generale (+13%) e 20 dal Ministero della Salute. Solo l’utilizzo della cartella clinica elettronica porterebbe a un risparmio per le strutture sanitarie di oltre 1,6 miliardi di Euro ogni anno, mentre la completa digitalizzazione dei servizi per i pazienti permetterebbe un risparmio fino a 350 milioni di Euro all’anno. Lato cittadini si stima un risparmio che andrebbe da circa 3 miliardi a circa 5 miliardi di Euro ogni anno (Fonte: Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano).
A conferma e integrazione dello studio e dei dati di CB Insights, una recente pubblicazione curata da Healthware International descrive i 10 trend in ambito digital health per il 2016; tra cui i principali sono il design e l’intelligenza artificiale applicati alla salute, l’applicazione dei big data nel processo di diagnosi e terapia, la prevenzione personalizzata e la medicina di precisione.